“Saremo giovani e bellissimi” alla Settimana della Critica della Mostra del Cinema di Venezia

Alla Settimana della Critica, sezione indipendente della 75. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, l’esordio con un lungometraggio di Letizia Lamartire con un film dai toni nostalgici...

Cinema, musica e una coppia insolita. Una madre e un figlio. Una eterna indecisa adolescente e un ragazzo più grande della sua età. Saremo giovani e bellissimi è l’opera prima di Letizia Lamartire, un esordio che non passerà inosservato. Un film attento e serrato, con i tempi giusti e le note perfette. Come cinema e musica si seguono e rincorrono e afferrano e poi dividono nella vita della regista, stessa dinamica seguono i suoi personaggi. Isabella e Bruno, madre e figlio, complici ma in conflitto. Saremo giovani e bellissimi mostra una dinamica familiare non sui generis, ma che ha la capacità di coinvolgere lo spettatore con i dialoghi e con le musiche.

Saremo giovani e bellissimi. Foto F. Boi

Saremo giovani e bellissimi. Foto F. Boi

ALCHIMIA TRA POLI OPPOSTI

Protagonisti in Saremo giovani e bellissimi sono Barbora Bobulova e Alessandro Piavani. Da un lato abbiamo un’attrice conosciuta e sempre impeccabile che qui eccelle, in quello che forse è il ruolo che maggiormente le rende giustizia e le affida uno spazio ricco di sfumature e sensibilità. Dall’altro c’è un giovane attore, un volto pulito e nuovo che subito diventa familiare e attraente. Sono due professionisti che hanno saputo creare un giusto equilibrio tra i loro personaggi, proteggendo l’alchimia distorta che si ha dalla sceneggiatura. “Il lavoro fatto con gli attori è stato particolarmente difficile”, ha raccontato Letizia Lamartire,“perché i personaggi sono musicisti, abbiamo lavorato sugli strumenti, le posture sul palco, la voce. La mia piccola esperienza al Conservatorio mi è stata utilissima per la messa in scena; ho deciso di insegnare io stessa ad Alessandro a suonare la chitarra, era un modo per lavorare anche sul personaggio. Ha passato un’intera estate con me”.

L’INPUT DELLA MUSICA

La mossa azzardata ma vincente della regista di Saremo giovani e bellissimi è stata quella di riservare uno spazio alla scrittura, uno alla regia pura e uno alla musica. Queste tre componenti rendono il risultato bello, non avvincente ma vibrante. È la musica a dare quel quid in più. Una musica per nulla casuale ma ben studiata e posizionata. “La musica ha un ruolo fondamentale, perché vuole offrire allo spettatore input che vadano oltre l’immagine, ma che, nello stesso tempo, accompagnino lo snodo narrativo, in una caleidoscopica sinestesia emozionale. Oserei affermare che essa sia la terza protagonista di questo film: è legata alla sceneggiatura e si fa drammaturgia”, dice la regista. “Durante i momenti musicali, infatti, l’azione non solo non si interrompe, ma incarna le relazioni sostituendo dialoghi, gelosie, rotture e riappacificazioni”. In Saremo giovani e bellissimi la musica diventa personaggio e necessità, per questo motivo è divisa in tre mondi ben distinti. Da un lato la musica italiana degli anni ‘90, che racconta l’anima di Isabella; dall’altro la musica delle nuove generazioni; e poi c’è l’universo di Bruno in cui la musica oscilla tra i due generi e due donne, la madre e l’amata. La parte musicale è a firma di Matteo Buzzanca. A lui anche il merito della canzone Tic Tac ispirata alle sonorità di fine anni Ottanta, un po’ alla Vanessa Paradis, che potrebbe benissimo diventare un “tormentone”.

– Margherita Bordino

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Margherita Bordino

Margherita Bordino

Classe 1989. Calabrese trapiantata a Roma, prima per il giornalismo d’inchiesta e poi per la settima arte. Vive per scrivere e scrive per vivere, se possibile di cinema o politica. Con la valigia in mano tutto l’anno, quasi sempre in…

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