Un “atlante della creatività contemporanea”. Ecco come sarà il Romaeuropa Festival 2023

Per oltre due mesi la Capitale verrà animata dagli eventi del festival dedicato alle arti performative contemporanee, tra musica, danza, teatro, nuovo circo e arti digitali. Ecco gli appuntamenti da non perdere

Sarà il coreografo Sidi Larbi Cherkaouicon Ukiyo, la sua prima creazione realizzata con il Ballet du Grand Théâtre de Gèneve, a inaugurare il 6 settembre una sontuosa 38. edizione del Romaeuropa festival, rassegna presieduta da Guido Fabiani e con la direzione generale e artistica di Fabrizio Grifasi, che cosi la descrive: “una fotografia della geografia delle arti, un invito alla scoperta della pluralità delle prospettive offerta dalle sensibilità degli artisti e dal loro racconto di quel ‘mondo fluttuante’ che è il presente. Fino al 19 novembre – con 90 spettacoli e più di 500 artisti che per oltre due mesi animeranno 13 diversi spazi della Capitale con proposte di musica, danza, teatro, nuovo circo, arti digitali, lavori per l’infanzia –, il festival esplorerà linguaggi e paesaggi artistici assai vari, offrendo un cartellone punteggiato da nomi oramai affermati ma attraversato pure da percorsi – Anni Luce, Kids & Family, Dancing Days, Digitalive e LineUp! – affidati a specifici curatori – rispettivamente Maura TeofiliStefania Lo GiudiceFrancesca ManicaFederica PattiGiulia Di Giovanni e Matteo Antonaci –, innescando dialoghi inediti fra presente e prossimo futuro, fra centro e poco esplorate periferie delle arti performative.

Romaeuropa Festival 2023. La grande danza

Non solo Sidi Larbi Cherkaoui ma, grazie anche al sostegno di Dance Reflections by Van Cleef & Arpels e di Flanders State of the Art, sarà possibile assistere alle ultime creazioni di alcuni fra i protagonisti della danza contemporanea internazionale quali Anne Teresa De KeersmakerBintou DembeléBoris CharmatzSerge Aimé CoulibalyAkram Khan. Coreografi affermati e garanzia di grande danza, accanto ai quali vale la pena però seguire un talento già riconosciuto quale quello del greco Christos Papadopoulos, che presenterà la sua prima creazione per Dance On Ensemble, celebre formazione composta da danzatrici e danzatori professionisti over 40. E ancora, le coreografe Francesca Pennini, con la sua compagnia CollettivO CineticO, e Kat Válastur che, al fianco del gruppo vocale femminile Pleiades, proporrà una personale indagine intorno alla figura mitologica della dea Diana, protettrice delle donne. Si viaggerà poi agli antipodi con il coreografo e regista neozelandese Lemi Ponifasio; e nel lontano Oriente con il singaporiano Choy Ka Fay.  Coniuga invece tradizioni sarde e provenienti dai Paesi Baschi Karrasekare, nuovo lavoro del duo Igor & Moreno; mentre la sezione Dancing Daysoffrirà un policromo panorama della nuova generazione di coreografi e danzatori italiani ed europei: Smaïl KanoutéAnna-Marija AdomaitytéDaniel Mariblanca, il duo italiano Panzetti / Ticconi Alessandro Marzotto Levy.

Akram Khan, Jungle Book reimagined. Photo: Ambra Vernuccio
Akram Khan, Jungle Book reimagined. Photo: Ambra Vernuccio

Romaeuropa Festival 2023. La grande prosa

Due gli appuntamenti da non mancare, benché di natura piuttosto diversa: da una parte, Lo zoo di vetro di Tennessee Williams diretto dal celebre regista belga Ivo van Hove e con protagonista la carismatica Isabelle Huppert; dall’altra, l’Antigone in Amazzonia, spettacolo creato dall’acclamato regista svizzero Milo Rau, che mette in scena la tragedia di Sofocle con gli indigeni e i membri del Movimento dei Lavoratori Senza Terra dello stato brasiliano del Parà affiancati da attori professionisti e non. A un anno dalla morte, poi, Romaeuropa renderà omaggio a un maestro della scena teatrale contemporanea, Peter Brook, del quale è in cartellone l’ultima produzione, Tempest Project. Ci saranno poi Massimo Popolizio, i britannici Forced EntertainmentAscanio Celestini ma anche l’innovativa regista tedesca Susanne Kennedy con l’ultimo lavoro, creato come sempre con l’artista visivo Markus Selg e intitolato Angela (A strange loop). Da segnalare anche il debutto dei nuovi spettacoli di due giovani ma già consolidate realtà italiane: la compagnia pugliese VicoQuartoMazzini con l’adattamento teatrale del romanzo La Ferocia di Nicola Lagioia, e la regista-drammaturga Fabiana Iacozzilli con Il Grande Vuoto.

Laura Bevione

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Laura Bevione

Laura Bevione

Laura Bevione è dottore di ricerca in Storia dello Spettacolo. Insegnante di Lettere e giornalista pubblicista, è da molti anni critico teatrale. Ha progettato e condotto incontri di formazione teatrale rivolti al pubblico. Ha curato il volume “Una storia. Dal…

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