A Londra aprirà un Museo tutto su Shakespeare. Nei resti di un antico teatro

La sede seminterrata e interattiva aprirà nel 2024 nel quartiere di Shoreditch, e rivelerà per la prima volta i resti archeologici della popolarissima 'Curtain Playhouse'

Ciò che è passato è prologo”: nasce davvero nel solco dell’eredità di William Shakespeare il museo interamente dedicato al grande drammaturgo inglese, che sarà aperto al pubblico a Londra nella primavera del 2024. Questo perché la nuova istituzione sorgerà a Shoreditch, nell’East London, intorno a un sito archeologico tre metri sotto il manto stradale: qui gli spettatori potranno ammirare dall’alto un palcoscenico che lo stesso Shakespeare conosceva da vicino, la “Curtain Playhouse”, uno dei primi teatri della città. Sarebbe questa la sua originale “O di legno“, come descritta nella celebre prefazione dell’Enrico V (rappresentata qui per la prima volta), che però si è rivelata agli storici non tonda (come il Globe) ma come un grande edificio rettangolare con un palcoscenico stretto e lungo ben 14 metri, il primo esempio del suo genere conosciuto a Londra, con una capienza di circa 1.400 persone e spazio per attività collaterali come le gare di scherma.

IL NUOVO MUSEO DI SHAKESPEARE A LONDRA

Il nuovo Museo di Shakespeare spiegherà la storia del popolarissimo teatro costruito nel 1577, collocandolo all’interno della storia sociale di Londra, tramite un percorso che si snoda tra le fondamenta del palco e il cortile ghiaioso del teatro (dove i paesani pagavano poco per stare in piedi) e che mostrerà ai visitatori reperti tra cui un fischietto per uccelli (forse usato per gli effetti sonori), dei salvadanai in ceramica da rompere per ritirare gli incassi giornalieri, e poi bottoni caduti, tubi di argilla, spilli, monete e gusci di noce (gli spuntini da spettacolo). Il museo – che apre come parte dello Stage, progetto commerciale di appartamenti, uffici e negozi sviluppato dalla Cain International – sarà affiancato dalla ricostruzione del teatro originale tramite proiezioni ricreate con l’Intelligenza Artificiale con tanto di “immagini, odori e suoni” della Londra di fine Cinquecento. La ricostruzione si prospetta meticolosa, complice la collaborazione dello studio creativo Bompas & Parr con Historic England, il Museum of London Archaeology (MOLA) ed esperti di teatro shakespeariano.

Un probabile ritratto della Curtain Playhouse o del Theatre da una stampa del 1599

Un probabile ritratto della Curtain Playhouse o del Theatre da una stampa del 1599

LA CURTAIN PLAYHOUSE SHAKESPEARIANA

Sono stati proprio gli archeologi del MOLA a scoprire con la campagna di scavi del 2011 – 2016 la Curtain Playhouse, la cui posizione sommaria era nota ma il cui sito esatto era andato perduto dagli anni Venti del Seicento. L’ingresso Tudor – scovato anche grazie a una vecchia targa stradale, che si è rivelata straordinariamente accurata – avveniva attraverso una taverna, dove venne costruito un pub vittoriano dopo la chiusura. Secondo la buffa leggenda, il teatro venne smantellato quando il direttore del teatro James Burbage litigò con il proprietario. La compagnia avrebbe smontato l’edificio durante la notte per poi spedirne le travi lungo il Tamigi e farlo risorgere come l’amatissimo Globe, che oggi vediamo ricostruito dopo la sua rovina. In realtà, fino a quando il nuovo teatro non fu pronto a Southwark, per almeno due anni la compagnia aveva preso in affitto il Curtain, dove mise in scena per la prima volta Enrico V e, probabilmente, Romeo e Giulietta. Dopo la caduta in disgrazia del teatro, sia il pub sia le case e le officine circostanti avevano mantenuto il sito come “terreno aperto”, con l’area del palcoscenico, il cortile e le fondamenta in mattoni delle gradinate di legno ben conservate. Il Curtain, peraltro, si trovava a poche centinaia di metri da un altro teatro posto più avanti lungo l’omonima Curtain Road (le cui fondamenta sono state scoperte nel 2008 sempre dal MOLA), il “Theatre”, che come suggerisce il nome è probabilmente il primo esempio di teatro elisabettiano.

Giulia Giaume

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Giulia Giaume

Giulia Giaume

Amante della cultura in ogni sua forma, è divoratrice di libri, spettacoli, mostre e balletti. Laureata in Lettere Moderne, con una tesi sul Furioso, e in Scienze Storiche, indirizzo di Storia Contemporanea, ha frequentato l'VIII edizione del master di giornalismo…

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