Nel segno di Beuys. Il programma del Teatro Out Off di Milano per il centenario dell’artista tedesco

Dall’11 al 15 maggio cinque incontri live streaming su canali YouTube e Facebook del Teatro Out Off di Milano celebreranno il centenario di nascita dell’artista tedesco Joseph Beuys. Lecture, performance, video, incontri e testimonianze, curati da Manuela Gandini e Susanna Schoenberg, vedranno la partecipazione di numerose personalità artistiche e intellettuali.

A cento anni dalla sua nascita, Joseph Beuys (Krefeld, 1921 – Düsseldorf, 1986) è ancora urgente. Il grande maestro tedesco, nato il 12 maggio 1921, viene così celebrato al Teatro Out Off di Milano che trasporta nel presente l’arte, l’energia e gli insegnamenti dell’artista sciamano.
Dopo l’annullamento dello spettacolo teatrale Cercando Beuys, di e con Elena Arvigo, programmato per il 25 maggio, la necessità di mettere in relazione la visione di Beuys con la situazione attuale ha dato vita a una serie di eventi online, in live streaming dall’11 al 15 maggio sui canali Facebook e YouTube del Teatro Out Off, tutte le sere alle 21. A curare il ciclo di incontri sono Manuela Gandini e Susanna Schoenberg, impegnate a tessere i fili degli insegnamenti del maestro e a unirli a quelli di performer, attori, intellettuali, monache del Buddismo tibetano, studenti, economisti, critici, medici, agricoltori, collezionisti e architetti. Una “scultura sociale” per il risveglio della coscienza umana.

L’ARTE E LA VITA SECONDO BEUYS

La vita per l’arte e l’arte per la vita: come plasmare gli insegnamenti di Joseph Beuys nel presente? Partecipe e disponibile, l’artista tedesco è sempre stato attento alle relazioni. L’interdipendenza dei regni, quello umano, animale, vegetale e minerale, non è solo oggetto della sua ricerca artistica, ma soggetto con cui collaborare. Così le sue azioni auratiche e trasformative gli permettono di parlare con l’altrove: spiega i quadri a una lepre morta nella Galerie Schmela di Düsserdolf; convive con un coyote nella Galleria René Block di New York per 4 giorni e 4 notti; pianta 7000 querce a Kassel.
La moltitudine di linguaggi è un invito a considerare il mondo un progetto collettivo. Così Joseph Beuys tenta di risvegliare l’essere umano dal torpore della sua indipendenza per creare nuovi immaginari, gli stessi che il Teatro Out Off vuole far emergere in una polifonia di voci.

IL PROGRAMMA DEL TEATRO OUT OFF

Focus dell’intera rassegna è la necessità di offrire nuove prospettive per la cultura e il teatro. Difatti gli incontri fanno parte del programma Maestri, incontriamoli!, che dopo i Milanesi eccellenti, Gianni Sassi e Franco Quadri, accolgono Joseph Beuys.
Gli incontri, suddivisi per tematiche, trattano non solo l’aspetto biografico, ma anche il pensiero olistico del grande maestro. L’essere umano e la rivoluzione, l’intelligenza dei regni non-umani, plastica sociale, democrazia e partecipazione, vita = arte. Un laboratorio live che vede, tra le altre cose, la partecipazione degli studenti dell’Accademia di Düsserdolf, dell’Accademia di Belle Arti di Brera e di NABA. In modo diverso ognuno ha fatto dell’insegnamento di Beuys un’urgenza. Nascono così le incursioni nei negozi di via Mac Mahon, le performance in teatro e la coreografia sui gesti della cura.

La vita per l’arte e l’arte per la vita: come plasmare gli insegnamenti di Joseph Beuys nel presente?

La moltitudine di eventi sarà accompagnata dalla mostra Le cose iniziano ad andare male, quando qualcuno va a comprare un telaio e una tela, titolo tratto dal famoso manifesto redatto da Beuys nel 1985. A cura di Patrizio Paterlini, negli spazi del Teatro Out Off sarà possibile vedere, su prenotazione, dall’11 maggio al 19 dicembre, una selezione di edizioni e poster provenienti dalla collezione Luigi Bonotto, che oggi custodisce oltre 20.000 documenti.
La collezione, nata dalla frequentazione di Luigi Bonotto con gli artisti Fluxus, presenta in teatro tre grandi aree tematiche: I like America and America likes me, con la proiezione del video integrale della performance del 1974, Difesa della natura, la fondazione della Free International University e l’impegno politico di Joseph Beuys nella costruzione di una democrazia diretta.

PIANTARE UN ALBERO COME OMAGGIO A BEUYS

A completare il ritratto del maestro tedesco, un’iniziativa beuysiana a tutti gli effetti. Il 12 maggio, alle ore 18, verrà piantata una quercia nel parchetto di via Mac Mahon. In onore dell’artista tedesco, l’azione cita una delle sue opere più famose, le 7000 querce presentate alla Documenta VII di Kassel.
Il rapporto tra arte e natura, da sempre studiato da Beuys, si presenta qui come nuovo punto di partenza. La proposta, realizzata con il Municipio 8, l’associazione di via Mac Mahon VMMD e Italia Nostra – Centro Forestazione Urbana, prevede la lettura del pensiero del maestro con l’attrice Giulia Amato.

Vittoria Mascellaro

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Vittoria Mascellaro

Vittoria Mascellaro

Vittoria Mascellaro è nata a Monza nel 1996. Si è laureata in Filosofia all’Università degli Studi di Milano, per poi conseguire un biennio specialistico in Arti Visive e Studi Curatoriali presso NABA. Attualmente è cultrice di sociologia dell’arte all’Accademia di…

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