Artribune Podcast. Intervista a Valeria Magli: una pioniera della performance italiana

Protagonista del nuovo appuntamento di “Monologhi al Telefono” l’artista bolognese racconta, dopo una pausa forzata, la sua arte ibrida tra poesia e danza, le collaborazioni con i grandi del Novecento e la sua visione critica sul presente

Nell’intervista in podcast, Valeria Magli (Bologna, 1952) racconta la sua stagione creativa tra gli anni Ottanta e Novanta, quando la scena era un laboratorio vivo: “Ci si scambiavano regali tra artisti”, dice, ricordando le collaborazioni con artisti come Valerio Adami, Gianfranco Baruchello, Nanni Balestrini, Piero Fogliati, Carla Cerati, Cinzia Ruggeri. L’artista, attraverso importanti collaborazioni, come quelle con l’attore teatrale e mimo francese Étienne Decroux, il musicista John Cage, il coreografo Merce Cunningham e il filosofo Pierre Klossowski, arricchisce la sua pratica con influenze provenienti da diverse discipline.

La Poesia Ballerina di Valeria Magli

Nata dall’incontro tra danza, poesia, scultura e parola, la sua pratica è un ibrido corporeo e interdisciplinare, frutto anche di dieci anni di ginnastica agonistica. “Quello che lega la poesia alla danza è principalmente il ritmo”. Le sue azioni danzate nascono un po’ per gioco e un po’ per familiarità. Durante gli anni universitari studia con Luciano Anceschi, filosofo e critico letterario, mentore di un gruppo di poeti legati all’Avanguardia. In quel periodo, Nanni Balestrini, che faceva parte di quel gruppo, le regala per il compleanno una sua poesia, La signorina Richmond. Due anni dopo, l’artista ricambia con le sue poesie danzate, create appositamente per il compleanno di Balestrini. Da quel momento, la sua ricerca prende forma, aggiungendo, tra la poesia sonora, la poesia concreta e la poesia visiva, anche la poesia danzata, cioè la poesia ballerina.

Valeria Magli, la carriera

L’artista, le cui performance hanno fatto tappa in istituzioni prestigiose come il Centre Pompidou, il Musée Matisse, il Piccolo Teatro di Milano, la Biennale di Venezia, fino al Hunter College Theater di New York, nel 2013 è costretta a interrompere le esibizioni a causa di un’emorragia cerebrale. Nasce così un lavoro di riedizione audiovisiva delle performance storiche che la porta a collaborare con un team di professionisti. Pupilla, ad esempio, è uno spettacolo del 1983, riallestito nel 2014 con l’ausilio di tre giovani interpreti. “Alla mia epoca la tecnologia era appannaggio solo della Rai. Dei miei video girati in Super 8 non si vede più nulla”.

Danza, Ballo, Performance. Il libro di Valeria Magli

Magli ha anche un saggio in pubblicazione, dal titolo Danza, Ballo, Performance, nasce dall’urgenza di chiarire le differenze tra pratiche che oggi, a suo avviso, appaiono tutte uguali: la danza moderna, le performance, il ballo. Edito da Mimesis, il libro si rivolge ai più giovani e affronta tematiche legate al mondo della danza contemporanea.

Donatella Giordano

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Donatella Giordano

Donatella Giordano

Nata in Sicilia, vive a Roma dal 2001. Ha studiato presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, dove nel 2006 ha conseguito il diploma di laurea con una tesi che approfondiva la nascita dei primi happening e delle azioni performative…

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