Mart di Rovereto. Le mostre della stagione 2016/2017 partono con Umberto Boccioni

Con il Mart prosegue il nostro ciclo di news sui programmi dei musei d'arte contemporanea per la stagione autunno-inverno 2016/2017. Ne abbiamo parlato con il direttore Gianfranco Maraniello

Ci sarà un’anticipazione il 14 ottobre, in una delle sue sedi – la Galleria Civica di Trento – con la personale di Andrea Galvani (fino al 29 gennaio), artista scelto durante l’edizione 2015 di ArtVerona nell’ambito di Level 0, progetto di collaborazione tra la fiera e i direttori di musei e istituzioni d’arte contemporanea. Ma il vero avvio della nuova stagione espositiva del Mart, museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto sarà ufficialmente il 5 novembre con la grande mostra Umberto Boccioni. Genio e Memoria (fino al 19 febbraio): una celebrazione nella ricorrenza del primo centenario della sua morte, che fa eco a quella già stata a Palazzo Reale di Milano. Poi il 19 novembre, nell’altra sede di questo polo della contemporaneità – la Casa d’Arte Futurista Depero – sarà l’occasione per studiare la lezione futurista della messa in scena del corpo, qualche decennio prima del concetto di performance. Abbiamo parlato con il direttore da un anno alla guida del museo, Gianfranco Maraniello, di aspettative e progettualità della stagione che va a cominciare. Partendo da un riflessione su quella precedente.

C’è qualcosa nella programmazione dello scorso anno che ha deluso le sue aspettative o al contrario l’ha invece sorpresa?
Nel mio primo anno al Mart siamo riusciti a realizzare impegni precedentemente assunti e successivamente a intervenire sull’architettura con Mario Botta, allestire nuovi percorsi delle collezioni permanenti, avviare una ricerca sul rapporto tra opera e spazio-tempo con Giuseppe Penone e Robert Morris. Inoltre, siamo riusciti a indirizzare le mostre di arte moderna nella continuità, tra la crisi della nozione di verità nella pittura di fine Ottocento, la relazione tra Divisionismo e Futurismo per giungere con Boccioni allo specifico novecentesco tradizionalmente caro al Mart. Non sono affatto deluso, quindi.

Su quale aspetto crede che il suo museo debba migliorarsi?
Tanti, sempre… ma urge la necessità di dare carattere più organico alle pur belle mostre della Galleria Civica a Trento.

Mart Rovereto

Mart Rovereto

Qual è l’identità della programmazione di quest’anno: su cosa puntate?
Le collezioni ci invitano a un’avventura che supera il confine del quadro e del piedistallo e progressivamente della sala espositiva che, da pinacoteca, diviene occasione di uno spazio che non contiene le opere, ma è segnato e individuato da esse. Proseguiremo in questa “traiettoria dell’eccedenza” rivolgendoci all’energia del cosmo con Eliseo Mattiacci (dal 3 dicembre al 12 marzo, N.d.R.), alle stelle in un progetto che Grazia Toderi e Orhan Pamuk (lo scrittore turco che nel 2006 ha vinto il Premio Nobel per la Letteratura, N.d.R.) stanno realizzando a quattro mani e, in parallelo, ci saranno grandi mostre tematiche su valori spesso dimenticati nel Novecento, a partire dalla nozione di “bellezza”.

In che proporzione le vostre mostre sono interamente prodotte dal museo, coprodotte con altre istituzioni o acquisite da soggetti esterni?
Il Mart produce tutta la propria attività o la co-produce se trova partner interessati a condividere obiettivi e oneri. Lo fa con importanti risorse che dettagliamo con straordinaria trasparenza sul sito del museo.

Claudia Giraud

MART – Museo D’Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto
Rovereto, corso Angelo Bettini 43
http://www.mart.trento.it/

 

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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