Italiani in trasferta. Ryts Monet in residenza a Liegi: ecco le immagini delle opere esposte alla Ouvertures des Ateliers

A Liegi, in Belgio, RAVI, Résidences-Ateliers Vivegnis International apre i propri studi. Per tre giorni le residenze del polo artistico, stabilito nel quartiere Saint-Léonard, nel sito di Vivegnis, mostrano i lavori di quattro nuovi artisti plastici: Cathy Widers, Loup Sarion, Xavier Mary ed Enrico De Napoli (1982, Bari), in arte Ryts Monet. Anche i loro […]

A Liegi, in Belgio, RAVI, Résidences-Ateliers Vivegnis International apre i propri studi. Per tre giorni le residenze del polo artistico, stabilito nel quartiere Saint-Léonard, nel sito di Vivegnis, mostrano i lavori di quattro nuovi artisti plastici: Cathy Widers, Loup Sarion, Xavier Mary ed Enrico De Napoli (1982, Bari), in arte Ryts Monet. Anche i loro percorsi costituiti appositamente per gli spazi assegnati, diventeranno parte integrante del progetto Ville 2007-2015, che ha avuto e ha tuttora l’obiettivo di favorire la creazione, lo scambio di talenti internazionalmente. Nel complesso, la scelta di quel particolare distretto di Liegi rappresenta una sorta di naturalizzazione, di resa stanziale di 200 realtà, fra artisti e associazioni culturali, che hanno scelto di dare luogo a progetti di residenza, spazi pubblici e centri dedicati non solo alle attività artistiche, ma anche ad emancipare i servizi ad esse connesse. Per la nuova tornata di Ouvertures des Ateliers, Ryts Monet presenta due progetti separati, lavori realizzati durante la sua residenza: due ricerche autonome con numerosi paesaggi in comune, che rivelano nuovi aspetti di una poetica dell’immagine e della reazione sempre in crescita.

DUE GRANDI INTERVENTI SCULTOREI E FOTOGRAFICI
Accanto alla parete sud del suo studio, Monet installa due grandi interventi scultorei e fotografici. Le sculture Stargates fanno riferimento a una serie di fotografie The Hidden Side of the Moon realizzate tra il 2012 e il 2015. Un’opera aperta concepita come una collezione di centinaia di fotografie che l’artista ha raccolto in piccoli insediamenti costieri, all’interno di realtà nomadiche sempre più sconosciute. Lungo la parete a nord dello studio, l’artista presenta invece una nuova serie di lavori, come Palm Oil, fulcro di una ricerca sui temi dell’immigrazione e del post-colonialismo iniziata nel quartiere a Sud-Est di Amsterdam, il Bijlmer, durante programma di residenze BijlmAIR. Alla parete, invece, Ryts ha disposto Carpet, un lavoro che nuovamente sottolinea l’utilizzo di materiali-chiave, spesso selezionati per i suoi progetti, dato che realizzato con coperta termica. L’intervento riassume su di sé il raggiungimento di un equilibrio tra materia e immagine che suggerisce un intrinseco simbolo di protezione e un rituale di preghiera associato alla religione islamica.

Ginevra Bria

http://www.ravi-liege.eu/
http://www.rytsmonet.eu/

 

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Ginevra Bria

Ginevra Bria

Ginevra Bria è critico d’arte e curatore di Isisuf – Istituto Internazionale di Studi sul Futurismo di Milano. È specializzata in arte contemporanea latinoamericana.

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