Rem Koolhaas e David Gianotten disegnano l’MPavilion a Melbourne in Australia: il progetto

Mentre Londra è pronta ad accogliere il Serpentine Pavilion firmato Kéré, dall’altra parte del globo vengono finalmente diffuse le immagini dell’ MPavilion, un laboratorio culturale ed un hub per eventi, in Australia targato OMA. Da ottobre, ai Queen Victoria Gardens di Melbourne.

A quattro mesi dall’affidamento dell’incarico agli architetti Rem Koolhaas e David Gianotten di OMA, dall’Australia arrivano i primi render del MPavilion 2017, la struttura temporanea che dal 3 ottobre prossimo implementerà le dotazioni della città di Melbourne con uno “spazio temporaneo d’autore” destinato a dibattiti pubblici, laboratori, eventi musicali e artistici.

IL PROGETTO

Ideato, a partire dal 2014, dalla Naomi Milgrom Foundation con il sostegno del Comune di Melbourne e il Governo dello Stato del Victoria, il progetto del padiglione temporaneo per i Queen Victoria Gardens ha visto il coinvolgimento di architetti di fama internazionale. Fin qui si sono susseguiti: Seán Godsell (2014), Amanda Levete (2015) e Bijoy Jain di Studio Mumbai (2016). Aperto dal 3 ottobre e per l’intera estate australiana fino al 4 febbraio 2018, il prossimo MPavilion disporrà di una marcata copertura translucida, al di sotto della quale verranno accolte una pluralità di iniziative. Concepito come un “theatre of ideas”, il padiglione condensa in questo coronamento tutti i dispositivi tecnologici e gli impianti in dotazione. Tale struttura, con uno sviluppo in altezza di due metri, verrà realizzata con una griglia in acciaio e con un rivestimento laterale in pannelli traslucidi.

UNO SPAZIO ADATTABILE

Due le tribune in cui si articola lo spazio sottostante: la più grande, statica, sarà scavata nel verde dei Queen Victoria Gardens e verrà celata all’esterno attraverso esemplari di dodici diverse specie di piante indigene, per evocare l’ambiente australiano; la tribuna più piccola, invece, sarà in grado di ruotare. Tale peculiarità permetterà una gestione dello spazio capace di assecondare le esigenze del programma culturale e, nello stesso tempo, consentirà anche di spezzare la gerarchia palco – seduta per “sfocare la distinzione tra attore e pubblico”. La tradizione del padiglione australiano si rinnova quest’anno dunque lasciando aperte le porte alla possibilità di interazione con il parco e, di conseguenza, con il resto della città di Melbourne. Quest’ultima, infatti, potrà di volta in volta essere interpretata nell’accezione di scenografia fissa oppure svolgerà una funzione più attiva. Un ruolo che gli stessi progettisti chiariscono in questo video, preceduto dalle dichiarazioni della stessa Naomi Milgrom, commissario del padiglione Australia alla 57. Biennale d’arte di Venezia.

– Valentina Silvestrini
MPavilion
Queen Victoria Gardens,
St Kilda Rd, Melbourne VIC 3004, Australia

www.mpavilion.org

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Valentina Silvestrini

Valentina Silvestrini

Dal 2016 coordina la sezione architettura di Artribune, piattaforma per la quale scrive da giugno 2012, occupandosi anche della scena culturale fiorentina. È cocuratrice della newsletter "Render". Ha studiato architettura all’Università La Sapienza di Roma, città in cui ha conseguito…

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