George W. Bush dipinge le storie dei veterani dell’11 settembre e li mette in mostra a Dallas

L’ex Presidente degli Stati Uniti ha cominciato a dipingere nel 2009 allo scadere del suo secondo mandato. Quello che era un passatempo privato è diventato poi un aspetto pubblico della sua vita a seguito dell’hackeraggio dell’account email di sua sorella Dorothy.

Nei giorni in cui la politica repubblicana è sotto i riflettori per la decisione del neopresidente Donald Trump di stanziare il più ampio budget mai dedicato dal governo americano alle spese militari, una curiosa storia “presidenziale” arriva dagli Stati Uniti. Protagonista è un ex presidente alla Casa Bianca che trascorre il suo tempo libero a dipingere ritratti di veterani dell’11 Settembre. Chi è il novello Rembrandt che ha dipinto i volti che vedete nelle foto? Sgranate gli occhi, è George W. Bush, semplicemente W. per gli amici e la stampa internazionale, figlio di George senior e fratello di Jeb, alla guida della potenza più forte al mondo dal 2001 al 2009, in anni cruciali della storia americana.  66 sono le opere realizzate, parte della serie Portraits of Courage, ritratti di coraggio, una collezione di storie diventate poi un libro e che daranno inoltre vita a quattro murale per onorare i veterani di guerra.

LE STORIE DELL’11 SETTEMBRE

“Ho conosciuto tutte le persone che ho dipinto” ha confessato il presidente alla NBC. “Mentre realizzavo le mie opere pensavo alla loro vicenda personale, al servizio che hanno prestato, alle ferite che hanno riportato, ai ricoveri in ospedale”. Le opere infatti si rifanno soprattutto a coloro che stanno affrontando un processo di riabilitazione nel tentativo di rientrare nella vita civile dopo il trauma dell’11 Settembre, tragico evento che ha sconvolto il mondo e occorso dopo pochi mesi dall’ingresso di George W alla Casa Bianca. Bush (che prima disegnava gattini e cagnolini) ha cominciato a dipingere nel 2009, subito dopo la fine del suo secondo mandato, ma ha sempre tenuto segreto il suo hobby. Il suo passatempo privato è poi venuto a galla quando nel 2013 l’account email di sua sorella Dorothy è stato hackerato. Successivamente Bush ha esposto in pubblico le sue opere alla Biblioteca presidenziale di Dallas, dove sono stati messi in mostra anche i ritratti di Putin, del Dalai Lama e di suo padre (oltre che del suo cane Barney). La Biblioteca offrirà nei prossimi giorni l’opportunità di vedere la serie Ritratti di coraggio, dal 2 marzo fino ad ottobre 2017, in una mostra che celebra le storie di queste persone attraverso il pennello di chi a quella storia ha partecipato in diretta. La qualità dei dipinti è amatoriale, la storia però c’è.

http://www.bushcenter.org/

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Redazione

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