The Infinite Now. I cinemagraph di Armand Dijcks e Ray Collins

Sembrano video montati al rallentatore, ma non lo sono. Sette scatti dell'oceano si trasformano in sequenze ipnotiche grazie alla collaborazione tra due fotografi, Armand Dijcks e Ray Collins, e l'aiuto di un paio di software. Ecco il filmato

Una serie di cinemagraph raccontano la magia delle onde. Sembrano video, ma le sequenze sono in realtà realizzate usando immagini fisse, scattate da Ray Collins e lavorate con dei software da Armand Dijcks. The Infinite Now, progetto che punta tutto sulla suggestione di una temporalità dilatata, trasforma i movimenti dell’acqua in un evento sovrannaturale, dando vita a una sequenza ipnotica: una danza delle forme che tiene gli occhi attaccati allo schermo. Un attimo transitorio, velocissimo, normalmente non percepibile dalla visione umana, viene bloccato e fatto durare per sempre: “la cosa bella di questa tecnica è che ti permette di prendere una frazione di tempo infinitesimale e metterla in movimento per sempre”, ha commentato Dijcks.

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Valentina Tanni

Valentina Tanni

Valentina Tanni è storica dell’arte, curatrice e docente; la sua ricerca è incentrata sul rapporto tra arte e tecnologia, con particolare attenzione alle culture del web. Insegna Digital Art al Politecnico di Milano e Culture Digitali alla Naba – Nuova…

Scopri di più