Ha aperto a Colle di Val d’Elsa il Museo di San Pietro. Tutte le foto

Nella capitale italiana del cristallo, primo weekend di apertura per il Museo San Pietro, nuova istituzione nata dalla fusione di più collezioni e dalla sinergia tra una pluralità di soggetti.

Porte aperte, da sabato 18 marzo, nel nuovo Museo San Pietro di Colle di Val d’Elsa, località a metà strada tra Firenze e Siena, che offre l’ennesima testimonianza dell’inesauribilità attrattiva della provincia italiana. Forte di una fama internazionale, legata allo sviluppo dell’industria di lavorazione del vetro nel XVI secolo, al successo dei suoi cristalli e al patrimonio artistico e architettonico, Colle di Val d’Elsa si arricchisce di un nuovo museo, dopo quasi un ventennio di chiusura. Arte sacra e arte moderna e contemporanea si combinano nel percorso dell’appena inaugurato Museo San Pietro, frutto dell’unione del Museo Civico e di quello Diocesano con la Collezione del Conservatorio di San Pietro che diventa così anche la sede espositiva condivisa dalle istituzioni.
Alle opere provenienti da queste istituzioni, che comprendono, tra l’altro, testimonianze pittoriche del Trecento e Quattrocento senese, vanno a sommarsi le donazioni della Collezione Walter Fusi e della Collezione Romano Bilenchi, capaci di spingere l’orizzonte fino al Novecento. Quest’ultima, in particolare, presenta opere di Ottone Rosai, Moses Levy e Mino Maccari e numerosi volumi, raccolti negli anni dallo scrittore colligiano e allestiti nel display espositivo. Il racconto della storia della città, tra religiosità e ambizioni politiche, è da intendersi come principio fondativo del Museo, al cui sviluppo hanno contributo l’Arcidiocesi di Siena, il Comune di Colle di Val d’Elsa, la Fondazione Musei Senesi e partner pubblici e privati.

Museo di San Pietro, Colle di Val d’Elsa

Museo di San Pietro, Colle di Val d’Elsa

PROSSIME APERTURE: IL MUSEO DEL CRISTALLO E IL MUSEO ARCHEOLOGICO

Il corpus di opere del Museo San Pietro è raccordato da un percorso espositivo che, insieme agli strumenti di comunicazione più consolidati, impiega supporti informatici. Apposite “stazioni interattive” facilitano l’approfondimento tematico, con contenuti ipertestuali che conducono il visitatore oltre la dimensione fisica delle sale espositive, permettendogli di conoscere opere coeve, conservate altrove, o di acquisire dati sull’identità di Colle di Val d’Elsa. Le novità sul fronte museale non si esauriscono con questo riapertura. Al Museo Archeologico Ranuccio Bianchi Bandinelli stanno per concludersi i lavori di rinnovo dell’allestimento; il Museo del Cristallo è al centro di una serie di interventi finalizzati al suo prossimo rilancio.

– Valentina Silvestrini

www.collealtamusei.it/

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Valentina Silvestrini

Valentina Silvestrini

Dal 2016 coordina la sezione architettura di Artribune, piattaforma per la quale scrive da giugno 2012, occupandosi anche della scena culturale fiorentina. È cocuratrice della newsletter "Render". Ha studiato architettura all’Università La Sapienza di Roma, città in cui ha conseguito…

Scopri di più