L’impasse della fotografia. Alessandro Calabrese a Milano

Viasaterna, Milano ‒ fino al 22 dicembre 2017. L’artista trentino sbarca a Milano con una mostra che indaga il senso dell’impasse tra mezzo fotografico e tecnologia.

Viasaterna ha inaugurato Impasse, la prima personale di Alessandro Calabrese (Trento, 1983). In mostra le due serie più recenti dell’artista. In The Long Thing (2017) Calabrese esplora le potenzialità espressive dello scanner utilizzando piccoli oggetti da ufficio (elastici, graffette, divisori in plastica colorata) che vengono mossi durante la scansione. Impostando il programma sul miglioramento automatico dell’immagine, l’artista lascia che la macchina intervenga autonomamente sul risultato finale, in certi casi di grande pittoricità e impatto visivo, anche a causa delle dimensioni scelte per la stampa.
Al piano inferiore, la serie già vincitrice del premio Graziadei nel 2015, A Failed Entertainment, un interessante lavoro che approfondisce questioni concettuali ed estetiche relative al tema dell’archivio digitale. Il Search Engine di Google seleziona migliaia di immagini a partire da una foto realizzata da Calabrese, il quale le sovrappone, oscurando però la foto originale. Il senso che lega quest’ultima ai risultati di ricerca dell’algoritmo è quindi celato all’osservatore, a cui non resta che immaginarlo colmando come può la sagoma nera al centro di questi lavori.

‒ Giulia Kimberly Colombo

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