2 giorni d’arte per le zone terremotate ad Amatrice. E c’è anche Artribune a sostenere il progetto

Il 10 e 11 giugno due giorni di dibattiti, iniziative, mostre e spettacoli ad Amatrice per fare comunità intorno all’arte. Nel frattempo a L’Aquila nasce il parco dell’Accademia, con le opere dei giovanissimi.

È trascorso un anno dal sisma che lo scorso anno ha colpito e danneggiato drammaticamente il Centro Italia. Oggi l’arte contemporanea – dal 10 all’11 giugno – si mobilita per Amatrice con una due giorni di eventi culturali ed una notte bianca di performance, workshop, appuntamenti per bambini, mostre, incontri con critici e galleristi, per sensibilizzare l’opinione pubblica e sostenere le popolazioni terremotate, ma soprattutto per ricostruire la comunità grazie alla cultura. Gli interventi previsti dal progetto intitolato Cum Grano Salis ed organizzato da Associazione Arte Contemporanea Picena, si susseguiranno nel tendono di 700 mq allestito in un parco privato cittadino, messo a disposizione dai proprietari, che ospiterà i partecipanti in massima sicurezza. Ci saranno i critici Achille Bonito Oliva e Christian Caliandro, i fotografi Antonio Ottomanelli e Pier Luigi Giorgi, il curatore Andrea Bruciati, rappresentanti delle gallerie Monitor di Roma, Umberto di Marino di Napoli, Giovanni Bonelli di Milano, l’attrice Cinzia Leone tra gli altri. E c’è anche Artribune, in distribuzione gratuita per tutti.

E L’AQUILA RINASCE

Si parla di terremoto anche a L’Aquila, naturalmente, la prima delle città colpite da una serie di terremoti che stanno flagellando il nostro paese nell’ultimo decennio. La buona notizia viene da un progetto di riqualificazione che ha interessato uno degli spazi verdi antistanti l’Accademia di Belle Arti dell’Aquila, che diventa un parco di opere d’arte degli studenti, selezionati tramite un open call. L’operazione, tra arte pubblica e formazione, ha anche l’obiettivo di fornire ai giovanissimi una importante opportunità espositiva. Non è la prima volta che a L’Aquila l’arte contemporanea contribuisce a costruire una riflessione intorno alle problematiche del centro storico danneggiato dal sisma. Tra le manifestazioni più note il progetto Re_Place ideato da Germana Galli che costruiva mappe critiche attraverso l’inserimento di installazioni site specific luminose di artisti italiani e internazionali che con il proprio sguardo “rimettevano in luce” angoli, spazi, luoghi della memoria riportandoli a nuova vita. Tra gli interventi realizzati quello di Michelangelo PistolettoMario Airò, Giovanni Albanese. Veniva da New York invece il progetto Off Site Art, curato da Veronica Santi, che copriva la realtà del terremoto dando nuova dignità alle facciate degli edifici danneggiati, aspettando la ricostruzione, con grandi teloni in pvc disegnati da artisti selezionati tramite open call.

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Redazione

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