Genealogia di Boccioni. A Rovereto

MART, Rovereto – fino al 19 febbraio 2017. L'opera di Boccioni "dissezionata", dal suo diario per immagini fino all'esplosione del Futurismo. Seconda tappa per la mostra che analizza ispirazioni e riferimenti del grande artista, con un allestimento migliore rispetto alla prima versione milanese.

L’esposizione al Mart disseziona l’opera di Umberto Boccioni (Reggio Calabria, 1882 – Verona, 1916), radunandone molti capolavori ma soprattutto individuandone gli ispiratori e i riferimenti estetici/intellettuali. Con qualche variazione, l’impianto della mostra rimane quello della prima tappa al Palazzo Reale di Milano; ma l’allestimento è più chiaro, sintetico e sistematico.  Si parte dal personale diario per immagini in cui Boccioni radunava fotografie disparate; si passa poi attraverso il confronto con le coeve ricerche italiane ed europee, in particolare con la tendenza simbolista; e attraverso la sezione sulla figura della madre – maestoso ed emozionante il confronto tra Boccioni e Balla su questo tema.
Fino a giungere alle sezioni sull’irruzione del Futurismo, anch’esso analizzato nelle sue varie componenti e modifiche successive. Un percorso che evidenzia tutti i sottintesi dell’opera di Boccioni, rappresentante dell’anima “progressista” del Futurismo.

Stefano Castelli

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Stefano Castelli

Stefano Castelli

Stefano Castelli (nato a Milano nel 1979, dove vive e lavora) è critico d'arte, curatore indipendente e giornalista. Laureato in Scienze politiche con una tesi su Andy Warhol, adotta nei confronti dell'arte un approccio antiformalista che coniuga estetica ed etica.…

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