Il Governo investe sulla Galleria Borghese di Roma per ristorante e servizi. E arriva in dono un quadro di Pietro da Cortona

Nel giorno in cui il museo accoglie il Ritratto di Giulio Sacchetti, donato dagli eredi del cardinale vissuto nel ‘600, il ministro Dario Franceschini annuncia il maxi stanziamento per riqualificare i servizi di accoglienza al pubblico

“L’arrivo del quadro avrebbe certo entusiasmato Scipione. Per noi afferma l’imprevedibile possibilità di una continuazione della committenza, l’idea più forte di questa straordinaria collezione, quella che tentiamo con il nostro lavoro di ribadire costantemente”. Con queste parole la direttrice della Galleria Borghese Anna Coliva commenta a caldo un evento che si riempie di significati per l’importante museo romano, ma anche per i suoi riflessi storici e filologici, e per l’impatto su dinamiche socio-culturali ormai rare. Parliamo della donazione alla Galleria Borghese del Ritratto di Giulio Sacchetti di Pietro da Cortona, presentata nelle scorse ore alla presenza dei mecenati della Fondazione Giulio e Giovanna Sacchetti e del Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini, che coglie l’occasione per annunciare un altro dono al museo romano. “Stiamo accompagnando la riforma dei musei italiani con iniziative e risorse significative” ha dichiarato “dentro a questo percorso con la Legge di Stabilità sono già stati stanziati 3 milioni e mezzo per la Galleria Borghese, che serviranno a qualificare di più i servizi dei museo”. Come? Lavorando all’apertura di un ristorante di qualità, che lavori anche la sera, a museo chiuso.

IL FRATELLO RITROVATO
In attesa che il progetto passi dagli annunci all’operatività la Galleria si gode l’ultimo arrivato. Oltre al valore intrinseco del capolavoro, il museo potrà ricostituire la scena presente per secoli nella dimora antica della casata, riunendolo infatti al suo pendant, il Ritratto di Marcello Sacchetti, anch’esso di Pietro da Cortona, già in collezione. “Riunire due capolavori come i ritratti di Giulio e Marcello Sacchetti, concepiti come ‘gemelli’ da Pietro da Cortona, è un sogno da amante dell’arte e della cultura”, ha dichiarato Giovanna Sacchetti, Presidente della Fondazione istituita nel 2013. Riflessi storici, visto che attraverso la riunione dei due Ritratti si ricostituisce oggi un tassello di un’intensa e cruciale stagione della pittura romana.

ACCANTO AI RITRATTI DI SCIPIONE BORGHESE E DI BERNINI
La loro collocazione definitiva nella Loggia del Lanfranco infatti, al piano pinacoteca del Museo, accanto e in relazione ai ritratti di Scipione Borghese e di Gian Lorenzo Bernini oltre che sotto il magnifico Concilio degli dei di Lanfranco, ripristina visivamente quella scena di pittori, scultori, mecenati e principi che animò la Roma dei primi decenni del Seicento”, riflette la nota del museo. E riflessi sulle dinamiche socio-culturali, visto che il gesto di mecenatismo rispolvera una fattispecie sempre più rara al giorno d’oggi, ovvero quella della casata storica che sceglie di condividere un pezzo importante della propria storia e anche del proprio patrimonio con la collettività, anche in funzione di favorire un passo avanti negli studi e nell’apprezzamento del grande artista in questione. Noi eravamo presenti, e vi raccontiamo la cerimonia con immagini e video…

– Massimo Mattioli

www.galleriaborghese.it

 

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Massimo Mattioli

Massimo Mattioli

É nato a Todi (Pg). Laureato in Storia dell'Arte Contemporanea all’Università di Perugia, fra il 1993 e il 1994 ha lavorato a Torino come redattore de “Il Giornale dell'Arte”. Nel 2005 ha pubblicato per Silvia Editrice il libro “Rigando dritto.…

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