Cesura. Un collettivo di fotoreporter a Cinisello

Museo della Fotografia Contemporanea, Cinisello Balsamo – fino al 31 gennaio 2016. La professione del reporter è in crisi? Ormai sembra una domanda retorica, e la risposta è innegabilmente sì. Ma c’è modo di trovare strade alternative. Come quella imboccata dal collettivo Cesura.

IL COLLETTIVO E IL COMMITTENTE
Mecenatismo, bottega, tradizione: sono questi gli elementi fondativi messi in campo dal collettivo Cesura nella mostra Cambia_menti. Il legame di filiazione, che unisce gli autori del collettivo al reporter Alex Majoli, fuga ogni dubbio sull’azzardo del paragone con il nostro illustre passato. Prima membro e poi anche presidente della storica agenzia fotografica Magnum, Majoli è faro guida del gruppo, o meglio, della Bottega, per restare nel solco della metafora.
La mostra Cambia_menti è frutto di una committenza promossa sul tema “Diversità & Inclusione” da RS Components, azienda leader nel settore della componentistica elettronica, la quale da ormai cinque anni collabora proficuamente con il MuFoCo. Un raro caso di mecenatismo illuminato, che meriterebbe di essere emulato.

PROFESSIONE REPORTER: ANTIDOTI ALLA CRISI
Cambia_menti, per quanto possa apparire tautologico affermarlo, è una mostra che guarda al futuro, inteso non come rottura con il passato ma come snodo, come naturale e necessaria evoluzione dovuta alla trasformazione degli eventi. Perché, ricorda Roberta Valtorta, direttrice del museo e curatrice della mostra insieme a Diletta Zannelli, “a fronte di una complessità che pare non più narrabile, e alla crisi della professione di reporter, il formarsi di alcuni collettivi di fotografi/grafici/videoperatori, costruiti su criteri nuovi e strutturati per affrontare il nuovo mercato dell’informazione, sembrano costituire, speriamo, uno sbocco al problema”. Senza tradire, per questo, la mission del reportage, inteso come “forma storica dell’impegno sociale e civile in fotografia”.
E mentre Arianna Arcara e Luca Santese utilizzano il “ritratto in posa” per raccontare “la bellezza/utilità/specialità della tecnologia”, Gabriele Micalizzi e Alessandro Sala si servono della fotografia per riflettere su alcune delle problematiche sociali più stringenti, quali razzismo e mafia.

Arianna Arcara, Terre rare

Arianna Arcara, Terre rare

MORTI E RINASCITE
Andy Rocchelli invece non c’è più. Ucciso nel maggio 2014 a soli trent’anni da un colpo di mortaio, in Ucraina, Andy è stato uno dei fondatori del collettivo e la sua testimonianza è ancora più viva che mai fra i sodali di Cesura.
All’immediatezza del reportage che sbatte in faccia i fatti subentra la consapevolezza della ricerca meditata che conduce alla trasformazione estetica”. Questo pensiero, espresso da Diletta Zannelli in merito all’interrogativo che abbiamo sollevato sulla funzionalità di una mostra di reportage, costituisce la chiave di lettura della mostra. La quale, una volta terminata, transiterà per diversi luoghi e sedi per ritornare al museo e divenire finalmente sedimento dell’Archivio della Memoria.

Adriana Scalise

Cinisello Balsamo // fino al 31 gennaio 2016
Cambia_Menti
artisti: Arianna Arcara, Gabriele Micalizzi, Alessandro Sala, Luca Santese
a cura di Roberta Valtorta e Diletta Zannelli
MUFOCO
Via Frova 10
02 6605661
[email protected]
www.mufoco.org

MORE INFO:
http://www.artribune.com/dettaglio/evento/47314/cambia_menti-quattro-storie-contemporanee/

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Adriana Scalise

Adriana Scalise

Adriana Scalise lavora presso l'Archivio della Biennale di Venezia, laureata in Lingue Orientali (Arabo) e in Conservazione dei Beni Culturali (Storia dell'Arte) da oltre dieci anni nutre interesse nei confronti della Fotografia nelle sue varie declinazioni (storia, estetica e pratica…

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