Venaria: un parco per tutte le stagioni

Vero e proprio gioiello architettonico e paesaggistico, la Reggia di Venaria, a poca distanza da Torino, è l’esempio perfetto del connubio fra arte e natura.

Se Torino è una piccola Parigi, la Reggia di Venaria coi suoi giardini può essere considerata una sorta di grande Versailles. La più vasta residenza sabauda nasce come villino di caccia, per l’appunto ‘venaria’, su volere del duca Carlo Emanuele II di Savoia, realizzata a opera dell’architetto Amedeo di Castellamonte. La residenza è oggi uno dei più importanti esempi d’architettura barocca. Dichiarata Patrimonio dell’Umanità, si attesta tra i primi cinque siti culturali più visitati in Italia e ospita annualmente mostre temporanee. Armonicamente integrata con i Giardini Reali che la circondano, il vicino Parco della Mandria e il suggestivo Borgo Antico, ha come nucleo centrale il Salone di Diana, la Citroniera e la Cappella di Sant’Uberto, disegnati da Filippo Juvarra.

ARTE E NATURA

Gli oltre 80 ettari di giardini che circondano la reggia conservano grotte seicentesche, giochi d’acqua, la Fontana d’Ercole, i resti del Tempio di Diana e la rinata Peschiera, che dialoga con le affascinanti sculture contemporanee realizzate appositamente da Giuseppe Penone. Opere in pietra, bronzo e vegetali, appoggiate su manti erbosi o in mezzo a boschetti di betulle, le sculture di Penone intendono sottolineare il rapporto tra uomo e natura.
Questo dialogo tra antico e contemporaneo, si nota non solo attraverso gli alberi-scultura di Giuseppe Penone, le installazioni di Giovanni Anselmo, Giuseppe Maraniello, Mimmo Paladino, ma soprattutto nelle geometrie botaniche dei grandi ‘parterres’. Disegnati come veri e propri spazi di rappresentanza e di passatempo, i ‘parterres’ sono stanze verdi con pareti e volte vegetali, costituite in prevalenza da siepi di bosso e tasso topiate, carpini, fioriture, vasi in terracotta con agrumi. Le passeggiate e i sentieri che attraversano il parco conducono poi al Verziere, zona di coltura per orti, giardini vegetali e alberi da frutta.

Reggia della Venaria Reale. Verziere. Photo Claudia Zanfi

Reggia della Venaria Reale. Verziere. Photo Claudia Zanfi

LA TENUTA DELLA MANDRIA

Proseguendo nella vicina Tenuta della Mandria, con edifici e scuderie disegnati anch’essi da Juvarra, si possono percorrere gli oltre 3000 ettari di parco, racchiusi all’interno dei 30 chilometri dell’antico muro di cinta. Nata per l’allevamento di cavalli di razza della Casa Savoia, la tenuta costituisce un’area naturale di elevata importanza ambientale. Attualmente trasformata in Parco Regionale, questa foresta di latifoglie si presenta strutturata in senso verticale ed è dominata da querce, in prevalenza Farnia, e Carpino comune. I giardini della Reggia di Venaria offrono quindi uno stretto connubio tra antico e moderno, un dialogo virtuoso tra insediamenti archeologici e opere contemporanee, un orizzonte di boschi e castelli che si perde nel verde della collina, in una visione d’infinito. “Non so se potremmo salvare i giardini, se i sentieri pittoreschi potranno sopravvivere in un mondo che cresce freneticamente; ma penso che se l’uomo perde i giardini e i sentieri, perderà se stesso” (J.R. Oppenheimer).

Claudia Zanfi

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Claudia Zanfi

Claudia Zanfi

Claudia Zanfi, promotrice culturale e appassionata di giardini, collabora con istituzioni pubbliche e private su progetti dedicati ad arte, società, paesaggio. Nel 2001 fonda il programma internazionale GREEN ISLAND per la valorizzazione dello spazio pubblico e delle nuove ecologie urbane.…

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