Norman Foster firmerà l’ampliamento del Prado. 30 milioni di euro per 5700 mq di spazi

A 81 anni, l’architetto britannico Premio Pritzker 1999, si è aggiudicato il concorso per l’ampliamento del museo madrileno, in team con gli spagnoli capitanati da Carlos Rubio. Un investimento di 30 milioni di euro, dal quale sorgeranno ulteriori 5700 mq per mostre e iniziative

L’intervento, per il quale era stato indetto un concorso internazionale nel marzo scorso, è stato infatti assegnato ai due team: in formazione congiunta, hanno avuto la meglio sulle 47 proposte pervenute, tra cui anche quelle firmate da Chipperfield, Koolhaas-OMA e Souto de Moura. Sono 16 i mesi che Foster + Partners L.T.D. e Rubio Arquitectura S.L.P. avranno a disposizione per redigere il progetto esecutivo dell’ampliamento del Prado di Madrid. I lavori per la costruzione di Hidden Design – questo il nome del progetto che ha trionfato – sono programmati a partire dal 2018, in tempo, almeno si spera, per le grandi celebrazioni in programma nel 2019, per il bicentenario dell’istituzione museale. Un nuovo, significativo investimento della Spagna nell’ottica del potenziamento architettonico dei musei della sua capitale: dopo l’impronta austera e industriale conferita al Museo Nazionale Centro d’Arte Reina Sofía dall’estensione che Jean Nouvel ha condotto a termine tra il 1999 e 2005, e il complicato intervento di Rafael Moneo, autore nel 2007 del nuovo edificio del Museo Nazionale del Prado, con il cosiddetto “Cubo” di 22mila metri quadri. La nuova competizione aveva come oggetto il restauro architettonico e la ridefinizione museologica del Salón de Reinos – Hall of Realms; sede fino ad alcuni anni fa del Museo dell’Esercito, questo complesso è stato acquisto dal Prado nel corso del 2015. “L’alta qualità della proposta architettonica, che rispetta ed enfatizza la struttura preesistente adattandola alle attuali esigenze e lo studio dei costi“, sono alcune delle motivazioni che hanno convinto la giuria a preferire proprio Hidden Design.

IL PROGETTO
Tra gli aspetti salienti dell’intervento, a balzare agli occhi è il nuovo ingresso destinato alla facciata orientata a sud, con la definizione di un ambiente semi-aperto e permeabile verso l’esterno, in grado di proteggere la facciata originale della Hall of Realms. L’antico splendore delle sue finestre e dei suoi balconi sarà ripristinato da specifiche operazioni di recupero. Al di sopra di questo atrio sorgerà, inoltre, uno spazio espositivo direttamente illuminato dall’alto; la luce naturale zenitale verrà combinata con quella artificiale, nell’ottica di un adattamento alle necessità conservative delle opere esposte. Sulla copertura verranno integrati pannelli solari in grado di soddisfare, almeno in parte, le esigenze della nuova ala museale. Il piano terra del complesso sarà un autentico “livello pubblico” provvisto di aree espositive e ricreative; mediante l’atrio sarà direttamente connesso con l’ambiente urbano circostante. In questo modo, si punta a ripristinare un legame diretto tra la Hall of Realms e il Cason del Buen Retiro, con l’obiettivo di dare vita ad “un centro urbano vitale: un progetto che rafforza i legami urbani cucendo insieme la città, portando chiarezza e coerenza per l’esperienza del visitatore”.

Valentina Silvestrini

https://www.museodelprado.es/

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Valentina Silvestrini

Valentina Silvestrini

Dal 2016 coordina la sezione architettura di Artribune, piattaforma per la quale scrive da giugno 2012, occupandosi anche della scena culturale fiorentina. È cocuratrice della newsletter "Render". Ha studiato architettura all’Università La Sapienza di Roma, città in cui ha conseguito…

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