L’artista Usa Dan Hurlin riscopre Depero e mette in scena un suo inedito spettacolo per burattini

Quattro pièce inedite di Fortunato Depero diventano a New York uno spettacolo per burattini. Firmato dall’artista performativo Dan Hurlin

Nel 2013 il performer Dan Hurlin (Petersborough, New Haven, 1955) scopre che Fortunato Depero, durante la prima guerra mondiale, aveva scritto quattro spettacoli per burattini mai stati messi in scena. Hurlin, che lavora con i pupazzi – per dirla in inglese è un “puppeteer” – viaggia, quindi, verso Rovereto, città natale di Depero, esamina l’archivio, visiona i progetti, le istruzioni per mettere in scena le pièce, ma non trova nessun disegno delle marionette, né eventuali dialoghi. In quel momento Hurlin decide che deve recuperare e realizzare quei quattro spettacoli e farlo con i suoi pupazzi: adesso il progetto è stato completato, i quattro testi riuniti in un unico copione, che va in scena – fino al 17 luglio – nel programma Bard Summerscape, sette settimane di opera, cinema, musica, danza e cabaret promosse dal Bard College di New York e dal The Fisher Center of Performing Arts.

I BURATTINI DI DEPERO
Lo spettacolo è un trionfo e una sintesi tra la sensibilità futurista di Depero e la capacità interpretativa di Hurlin, che ha sviluppato la sua ricerca mentre era a Roma in residenza presso l’American Academy in Rome, per poi presentare ad Ascoli Piceno, con lo scrittore Giorgio Vasta e Christian Caliandro, il fortunatissimo “documentario animato” su Mike Disfarmer, lo spettacolo performativo biografico dedicato al fotografo dell’Arkansas Rurale. Il balletto, che nella visione delle avanguardie artistiche costituiva la perfetta “opera d’arte totale”, ha avuto un ruolo centrale anche nell’arte di Depero che – in dialogo e in collaborazione con l’egittologo e scrittore svizzero Gilbert Clavel aveva sostituito (anticipando molti degli sviluppi successivi nella storia dell’arte) gli esseri umani con giocattoli e automi creando i Balletti Plastici. Di questo si é occupato lungamente anche il Cima – Center for Italian Modern Art di New York che ha invitato lo stesso Hurlin a parlarne in una conferenza. Nel video, prodotto dal The New Yorker, un assaggio del backstage di Dan Hurlin.

http://fishercenter.bard.edu/summerscape/

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Redazione

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