Lo Strillone: a Bagdad il nuovo Istituto culturale italo-iracheno per l’archeologia sul Corriere della Sera. E poi gli Sposi etruschi, più incentivi per il cinema

Inaugurato a Bagdad il nuovo Istituto culturale italo-iracheno per l’archeologia ed il restauro dei monumenti. Ne dà notizia il Corriere della Sera, secondo cui “gli interlocutori iracheni hanno ringraziato l’Italia per il fondamentale contributo di Roma nel contrasto all’Isis, nella stabilizzazione del Paese e nella tutela del suo patrimonio culturale. L’Istituto, gestito dal Centro ricerche […]

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Inaugurato a Bagdad il nuovo Istituto culturale italo-iracheno per l’archeologia ed il restauro dei monumenti. Ne dà notizia il Corriere della Sera, secondo cui “gli interlocutori iracheni hanno ringraziato l’Italia per il fondamentale contributo di Roma nel contrasto all’Isis, nella stabilizzazione del Paese e nella tutela del suo patrimonio culturale. L’Istituto, gestito dal Centro ricerche archeologiche e scavi di Torino e finanziato dal ministero degli Esteri, rappresenta un nuovo polo in grado di attivare percorsi di formazione a beneficio di funzionali iracheni e varie iniziative di natura culturale. Sarà inoltre un centro polifunzionale per l’organizzazione di progetti di ricerca e attività culturali”.

Gli Sposi etruschi tornano a Cerveteri. Lo scrive Italia Oggi, a quasi 150 anni dalla scoperta del sarcofago nella necropoli della Banditaccia: “non si tratta dell’originale conservato a Roma nel Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia e ormai strettamente correlato alla storia di quel museo, ma di una riproduzione fedele griffata Giorgetto Giugiaro. Con l’ausilio di sofisticate tecnologie utilizzate di solito per automobili e prototipi, è stato realizzato, a partire da una scansione digitale tridimensionale del sarcofago curata da Cineca (Consorzio di Università all’avanguardia nella speri mentazione di innovative tecnologie informatiche), una copia d’autore, un clone perfetto”. Più incentivi e meno Imu per il cinema in sala. Parola de Il Sole 24 Ore, che ne parla “all’indomani della pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto del Mibact che stanzia 3 milioni in contributi in conto capitale e conto interessi sugli investimenti del settore, tra ristrutturazioni, adeguamento tecnologico e riapertura di sale”.

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Massimo Mattioli
É nato a Todi (Pg). Laureato in Storia dell'Arte Contemporanea all’Università di Perugia, fra il 1993 e il 1994 ha lavorato a Torino come redattore de “Il Giornale dell'Arte”. Nel 2005 ha pubblicato per Silvia Editrice il libro “Rigando dritto. Piero Dorazio scritti 1945-2004”. Ha curato mostre in spazi pubblici e privati, fra cui due edizioni della rassegna internazionale di videoarte Agorazein. È stato membro del comitato curatoriale per il Padiglione Italia della Biennale di Venezia 2011, e consulente per il progetto del Padiglione Italia dedicato agli Istituti Italiani di Cultura nel mondo. Nel 2014 ha curato, assieme a Fabio De Chirico, la mostra Artsiders, presso la Galleria Nazionale dell'Umbria di Perugia. Dal 2011 al 2017 ha fatto parte dello staff di direzione editoriale di Artribune, come caporedattore delle news.