Enormi papaveri rossi fioriscono a Gerusalemme. Ecco i lampioni smart che si illuminano e fanno ombra all’occorrenza. Riqualificando una piazza della Città santa

“Lo sai che i papaveri son alti, alti, alti…”, cantava l’Italia degli anni Cinquanta. Il motivetto non potrebbe essere più appropriato per la piazza di Gerusalemme, dove, da qualche tempo, sono fioriti quattro enormi papaveri. Potrebbero sembrare dozzinali sculture pubbliche, ma in realtà sono lampioni “intelligenti”, che rispondono al passare dei pedoni, all’alternanza del giorno […]

Lo sai che i papaveri son alti, alti, alti…”, cantava l’Italia degli anni Cinquanta. Il motivetto non potrebbe essere più appropriato per la piazza di Gerusalemme, dove, da qualche tempo, sono fioriti quattro enormi papaveri. Potrebbero sembrare dozzinali sculture pubbliche, ma in realtà sono lampioni “intelligenti”, che rispondono al passare dei pedoni, all’alternanza del giorno e della notte e allo scorrere delle stagioni.
Progettati dallo studio israeliano HQ Architects, questi imponenti fiori urbani nel cuore della Città santa, si illuminano o sbocciano, facendo così ombra e fornendo riparo con i loro giganteschi petali rossi, solo quando necessario; la corolla all’estremità degli steli alti circa 9 metri, sono in realtà sacche gonfiabili che, grazie ad un sensore, si riempiono d’aria solo quando qualcuno si trova nelle vicinanze. Quando la piazza è vuota, gradualmente si chiudono, si addormentano, sincronizzandosi con la vita della città. Un modo intelligente per evitare inutili sprechi di energia e per qualificare uno spazio urbano complesso, tagliato in due dalla linea del tram.

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