Parco degli orrori, progetto artistico o museo all’aperto? Ecco le immagini di Dismaland, il surreale luna park creativo ideato in Inghilterra da Banksy
DISMALAND, DA DISMAL, TRISTE, TETRO Allestita in gran segreto e avvolta dal più profondo mistero fino a due giorni prima della sua apertura, la più deludente attrazione turistica del Regno Unito ha preso posto nel lido abbandonato di Tropicana nel Somerset, a sud di Bristol, ingannando turisti e curiosi convinti che il cantiere in costruzione […]
DISMALAND, DA DISMAL, TRISTE, TETRO
Allestita in gran segreto e avvolta dal più profondo mistero fino a due giorni prima della sua apertura, la più deludente attrazione turistica del Regno Unito ha preso posto nel lido abbandonato di Tropicana nel Somerset, a sud di Bristol, ingannando turisti e curiosi convinti che il cantiere in costruzione fosse il set cinematografico di un thriller con tanto di provini per gli attori che ora fanno parte del progetto in veste di guide. Stiamo parlando di Dismaland (da dismal che significa triste, tetro), il luna park apocalittico rigorosamente per adulti che sovverte il fiabesco regno di Topolino. E chi poteva concepire un’idea talmente malsana e provocatoria se non Banksy? Lo street artist senza identità più celebre al mondo che riflette sui temi più scottanti della nostra epoca denunciando conflitti, capitalismo e società consumistica con feroci attacchi alle istituzioni.
UNA GIOSTRA DI CAVALLI MUNITA DI MACELLAIO, L’AUTOSCONTRO GUIDATO DALLA MORTE
“L’evento contiene immagini angoscianti, l’uso prolungato di luci stroboscopiche, fumo e parolacce”, recita la brochure ufficiale che conclude: “sono severamente vietati coltelli, droghe, bombolette spray e gli avvocati della Walt Disney”. Ma in realtà il più lugubre dei parco giochi, dove gli incubi diventano realtà, è il pretesto per mettere in scena un centinaio d’opere appartenenti a 58 artisti provenienti da tutto il mondo, tra cui Damien Hirst, Jenny Holzer e Jimmy Cauty, oltre a dieci interventi inediti dello stesso Banksy. Al centro del parco si staglia lo spettrale castello di Cenerentola che si presenta come un rudere di archeologia industriale circondato da un acquitrino melmoso dove emerge una Sirenetta disarticolata, poco più in là un veicolo blindato antisommossa diventa uno scivolo per bambini. Gira senza sosta la giostra di cavalli munita di macellaio, così come l’autoscontro guidato dalla Morte con tanto di falce minacciosa. Si dirigono verso le scogliere di Dover le piccole imbarcazioni sull’acqua che trasportano immigrati clandestini quando non annegano prima dell’arrivo. E se la pesca all’oca prevede bipedi in plastica ricoperti di petrolio, l’artista addetto ai ritratti vi immortalerà rigorosamente di spalle. Ma la più spettacolare installazione – grottesca parodia della tragica fine di Lady D – si trova all’interno del castello dove una Cenerentola con carrozza e cavalli, vittima di un incidente stradale, è immortalata da una schiera di paparazzi che la illuminano a giorno a colpi di flash.
NEL MEZZO, OPERE DI DAMIEN HIRST E JENNY HOLZER
Insomma l’ultima trovata di Banksy, il festival d’arte e d’anarchia aperto fino al 27 settembre con ingresso a tre sterline e che prevede esibizioni e spettacoli dal vivo improvvisi e inaspettati – oltre a un calendario con presenze come Pussy Riot e Massive Attack – è tanto inquietante quanto esilarante, aggettivo quest’ultimo non attribuibile al personale di turno, che ostenta camice rosa e posticce orecchie da Topolino, e che con aria profondamente depressa probabilmente non risponderà alle vostre richieste di informazioni. Vedere per credere. Ma non prima d’esservi aggiudicati online i (pochi) biglietti disponibili.
– Roberta Vanali
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