Clorofilla, un festival per Belluno. Street art negli spazi in disuso, per il recupero dell’ex Caserma Piave. Le foto dei murales

Sono gli edifici dell’ex Caserma Piave i protagonisti di Clorofilla, nuovo intervento artistico pensato per il territorio bellunese. Obiettivo: accendere i riflettori su uno spazio dismesso e in via di rifunzionalizzazione. Grazie all’impegno della Casa dei Beni Comuni, da tempo al lavoro per dare una seconda vita all’ex Caserma, una nuova occasione di condivisione sta prendendo […]

Sono gli edifici dellex Caserma Piave i protagonisti di Clorofilla, nuovo intervento artistico pensato per il territorio bellunese. Obiettivo: accendere i riflettori su uno spazio dismesso e in via di rifunzionalizzazione. Grazie allimpegno della Casa dei Beni Comuni, da tempo al lavoro per dare una seconda vita all’ex Caserma, una nuova occasione di condivisione sta prendendo forma, a pochi passi dal centro del capoluogo dolomitico.
Tra la fine di giugno e i primi giorni di luglio l’edificio si è trasformato in una stazione in festa. Un gruppo di artisti attivi a livello internazionale si è messo all’opera per una settimana intera, prendendosi cura del complesso e trasformando le varie aree in manifesti creativi, tra nuovi racconti dispiegati di muro in muro.

Clorofilla, Belluno, 2015 - 108 - foto Alice Bettolo

Clorofilla, Belluno, 2015 – 108 – foto Alice Bettolo


L’idea di un festival di muralismo nasce da una proposta di Ericailcane. È suo il muro sul quale un cervo dal piglio fiero, animale-simbolo delle aree montane, indica la strada evidenziando il cartiglio che porta il nome del posto. Molti i lavori che riprendono temi legati alla natura: l’uomo arborescente di Andrea Casciu, il gufo e il cigno di Hitnes, che si fanno largo nel fitto fogliame, i voli sinuosi di serpi e uccelli dipinti da Dorian Serpa, o l’infinita danza esoterica delle bestie di DEM.
Un omaggio a un territorio nel quale l’uomo ha costruito la propria identità, relazionandosi con un ambiente naturale forte, divenuto riferimento per il quotidiano e spunto di narrazione nel tempo della leggenda. Persino i protagonisti antropomorfi del muro di Kiki Skipi sono alberi con teste a forma di case, che si fanno rami: immagini di accoglienza e di relazione. Gli altri nomi: Andreco, Allegra Corbo, Bastardilla, Andrea D’Ascanio, Mariana Chiesa, 108, Gio Pistone.
Molti di loro sono ancora all’opera, immersi nel clima caldo del festival, che è stato anche musica, gioco ed espansione creativa. Una ventata di “clorofilla” in azione, per riaccendere spazi sopiti, tutti da reinventare.

 –    Veronica Mazzucco

Clorofilla – Arti pubbliche condivise
ex Caserma Piave, Belluno
www.casadeibenicomuni.wix.com/clorofilla

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Veronica Mazzucco

Veronica Mazzucco

Nata nel 1987 a Feltre. Di formazione classica, presto scopre una passione per le arti visive. Dopo la laurea in Conservazione dei beni culturali a Udine, decide di trasferirsi a Venezia per specializzarsi in Economia e gestione delle arti e…

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