Atac e la street art. Alla stazione Garbatella il nuovo murale di Gaia omaggia i migranti. Con i biglietti della metro da collezionare

La liaison è ormai più che consolidata. Atac, azienda dei trasporti pubblici di Roma in questi giorni più che mai in mezzo a mille polemiche, ha scelto il mondo della street art per svecchiare la propria immagine e conquistare il grande pubblico. Niente di più azzeccato della creatività urbana, a misura di muri e di […]

La liaison è ormai più che consolidata. Atac, azienda dei trasporti pubblici di Roma in questi giorni più che mai in mezzo a mille polemiche, ha scelto il mondo della street art per svecchiare la propria immagine e conquistare il grande pubblico. Niente di più azzeccato della creatività urbana, a misura di muri e di vagoni, per “griffare” l’identità di un’azienda che vive di nonluoghi: spazi metropolitani per cittadini in movimento, a cui regalare angoli di colore e di immaginazione.
Molte le iniziative condotte fin qui: dallo splendido intervento dell’artista tedesco Clemens Behr, realizzato per il festival Avanguardie Urbane 2014  sul palazzo della sede Atac di Garbatella, ai murales dipinti da artisti italiani e francesi nella stazione Spagna della metro A, entrambi i progetti a cura di 999Contemporary; dai cinque nomi coinvolti da Lanificio Factory in quattro fermate della metro, nel perimetro del IV Municipio, al murale di 30 mq concepito nientemeno che da Zerocalcare all’esterno della fermata Rebibbia; dai tre tram decorati da cinque artisti, alle pensiline che arredano il percorso del tram 19, anch’esse affidate al restyling di sette giovani street artist.

Il biglietto Atac di C215

Il biglietto Atac di C215

Fino ad arrivare alla collaborazione con lo statunitense Gaia, che proprio questo luglio ha ultimato un nuovo muro per la metro B, fuori dalla stazione Garbatella: “Nostrum” è un rettangolo azzurrissimo, come un pezzetto di mare increspato, da cui emerge in trasparenza un volto maschile dai tratti africani. Una preghiera breve al Mar Mediterraneo, che è via di fuga, di morte o di salvezza, e un tributo al popolo di migranti in transito verso l’Italia, disperatamente.
Proprio da quest’ultimo lavoro parte oggi il secondo appuntamento di “BIT regeneration”: Atac mette sul mercato 100.000 nuovi carnet da 10 titoli, un’edizione speciale al prezzo scontato di 14 euro. Solo 1000 viaggiatori fortunati troveranno nel loro carnet un biglietto limited edition su cui è stampato il murale di Gaia della Garbatella. Ogni singolo ticket d’artista è numerato, così da essere assolutamente unico. Prima di Gaia il francese Christian Guemy aka C215 aveva griffato una serie di ticket, dopo aver dipinto un wall per la stazione Spagna, inaugurando il ciclo; quindi era toccato aibritannici Guy Denning e David Walker, al colombiano Stinkfish e dell’italiano Cane Morto. “BIT regeneration” è un progetto di Atac e 999Contemporary: biglietti da collezione, firmati dai maggiori artisti internazionali della Street art.

– Helga Marsala

 

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Helga Marsala

Helga Marsala

Helga Marsala è critica d’arte, giornalista, editorialista culturale e curatrice. Ha innsegnato all’Accademia di Belle Arti di Palermo e di Roma (dove è stata anche responsabile dell’ufficio comunicazione). Collaboratrice da vent’anni anni di testate nazionali di settore, ha lavorato a…

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