Alberto Vanelli e Fabrizio del Noce lasciano direzione e presidenza della Reggia di Venaria. Addio Piemonte bello, sono tanti ormai i direttori che se ne vanno via

Sopraggiunto limite d’età: è questa la motivazione ufficiale che spiega l’addio alla Reggia di Venaria da parte del direttore Alberto Vanelli e del presidente Fabrizio del Noce. E così un’altra eccellenza piemontese – ma la triste conta non riguarda solo questa regione: basti pensare alle dimissioni di Marco Pierini a Modena pochi giorni fa – […]

Sopraggiunto limite d’età: è questa la motivazione ufficiale che spiega l’addio alla Reggia di Venaria da parte del direttore Alberto Vanelli e del presidente Fabrizio del Noce. E così un’altra eccellenza piemontese – ma la triste conta non riguarda solo questa regione: basti pensare alle dimissioni di Marco Pierini a Modena pochi giorni fa – si trova, a pochi giorni dall’inizio del 2015, decapitata. Insieme alla Reggia, altri spazi culturali sono infatti alla ricerca di persone che occupino posizioni apicali: il Museo del Cinema, dopo le dimissioni del presidente Ugo Nespolo, di cui vi abbiamo parlato ieri; il MAO, alla ricerca di un nuovo direttore; la GAM e il Castello di Rivoli, con un bando che intende trovare una figura unica in luogo degli attuali direttori, rispettivamente Danilo Eccher e Beatrice Merz, i quali non sembrano intenzionati – la seconda in particolare – a proseguire l’esperienza. E intanto ci sono altre poltrone in fibrillazione: per fare un esempio, cosa starà pensando Emanuela Filippi, direttrice del Torino Film Festival, a proposito di altri paventati tagli alla sua creatura?

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