Art Digest: Jessica Morgan, dalla Tate alla Dia. Niente Guggenheim, siamo finlandesi. Los Angeles, la Hollywood delle lady Sprüth Magers

Chi lascerebbe mai un posto da curatore d’arte internazionale alla Tate Modern di Londra? Qualcuno a cui offrano la direzione della Dia Art Foundation di New York. È successo a Jessica Morgan… (artnet.com) Un Guggenheim a casa nostra? No, grazie. A Helsinki crescono le opposizioni al progetto dell’avamposto della multinazionale museale. E il gruppo Next […]

Jessica Morgan

Chi lascerebbe mai un posto da curatore d’arte internazionale alla Tate Modern di Londra? Qualcuno a cui offrano la direzione della Dia Art Foundation di New York. È successo a Jessica Morgan… (artnet.com)

Un Guggenheim a casa nostra? No, grazie. A Helsinki crescono le opposizioni al progetto dell’avamposto della multinazionale museale. E il gruppo Next Helsinki studia altermative culturali per la capitale finlandese… (theguardian.com)

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Massimo Mattioli
É nato a Todi (Pg). Laureato in Storia dell'Arte Contemporanea all’Università di Perugia, fra il 1993 e il 1994 ha lavorato a Torino come redattore de “Il Giornale dell'Arte”. Nel 2005 ha pubblicato per Silvia Editrice il libro “Rigando dritto. Piero Dorazio scritti 1945-2004”. Ha curato mostre in spazi pubblici e privati, fra cui due edizioni della rassegna internazionale di videoarte Agorazein. È stato membro del comitato curatoriale per il Padiglione Italia della Biennale di Venezia 2011, e consulente per il progetto del Padiglione Italia dedicato agli Istituti Italiani di Cultura nel mondo. Nel 2014 ha curato, assieme a Fabio De Chirico, la mostra Artsiders, presso la Galleria Nazionale dell'Umbria di Perugia. Dal 2011 al 2017 ha fatto parte dello staff di direzione editoriale di Artribune, come caporedattore delle news.