Basel Updates: le vendite? Bene, ma non benissimo. Sulla regina delle fiere pesa anche l’affollamento di eventi che distraggono i collezionisti
Bene, ma non benissimo la prima giornata e mezzo di vendite ad Art Basel. Questa è la sensazione che serpeggia tra galleristi e mercanti alla fiera di Basilea, la più importante del mondo, la manifestazione che chiude la stagione e tira le fila del mercato globale dell’arte moderna e contemporanea. La fiera è ricchissima, gli […]
Bene, ma non benissimo la prima giornata e mezzo di vendite ad Art Basel. Questa è la sensazione che serpeggia tra galleristi e mercanti alla fiera di Basilea, la più importante del mondo, la manifestazione che chiude la stagione e tira le fila del mercato globale dell’arte moderna e contemporanea. La fiera è ricchissima, gli eventi collaterali sono esorbitanti (forse troppi, col rischio di distrarre i collezionisti tirati per la giacchetta ai quattro angoli del cantone quando non anche in Germania o in Francia o in altri cantoni adiacenti), ma la dinamica delle vendite non sembra essere particolarmente soddisfacente.
“Basilea è una fiera dove non si buca mai, intendiamoci“, ci racconta un gallerista, “ma non è la stessa atmosfera dell’anno scorso, c’è un piccolo peggioramento“. Cause? Difficile ravvisarle. Qualcuno ipotizza anche l’eccessiva rigidità sulla policy degli ingressi della fiera. “Fino alle 15 di mercoledì era consentito con grande rigore l’ingresso esclusivamente ai vip e super vip e tanta gente, magari potenziali clienti, è stata rimandata ai giorni successivi e respinta all’ingresso“.
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