Salvatore Ferragamo mecenate di Firenze. La casa di moda dona 600mila euro agli Uffizi: serviranno a riallestire in un anno otto nuove sale sul Quattrocento fiorentino

“Non siamo in presenza di un caso Colosseo. Quella della Salvatore Ferragamo è una generosa erogazione liberale, non una sponsorizzazione“. Non ricorre a giri di parole la Sovrintendente per il Polo Fiorentino Cristina Acidini nel definire il tratto saliente dell’accordo siglato questa mattina a Firenze tra la Galleria degli Uffizi e la storica casa di […]

Non siamo in presenza di un caso Colosseo. Quella della Salvatore Ferragamo è una generosa erogazione liberale, non una sponsorizzazione“. Non ricorre a giri di parole la Sovrintendente per il Polo Fiorentino Cristina Acidini nel definire il tratto saliente dell’accordo siglato questa mattina a Firenze tra la Galleria degli Uffizi e la storica casa di moda Salvatore Ferragamo, che ha donato 600mila euro al più importante museo di Firenze e d’Italia. La cifra, elargita nella formula dell’erogazione liberale per volontà dell’erogatore (la società attraverso questa modalità non godrà dei diritti e dei benefici di un sponsor tradizionale), sarà destinata ad interventi di recupero, adeguamento e riallestimento di otto sale del Terzo Corridoio. Un corpus di circa cinquanta opere, di cui un terzo provenienti dalle stanze della riserva del museo, troverà quindi nuova e più adeguata collocazione: nel giro di un anno la cosiddetta “piccola U” cambierà aspetto per accogliere dipinti di Ghirlandaio e Baldovinetti (sala 25), di Cosimo Rosselli, Jacopo del Sellaio e di pittori delle botteghe fiorentine (sala 26), di Perugino (sala 27), di Filippino Lippi (sala 27), di Piero di Cosimo (sala 29), di Lorenzo di Credi (sala 30) e di Luca Signorelli (sala 31 e 32).
L’allestimento, curato da Daniela Parenti, Direttore del dipartimento pittura del Medioevo e primo Rinascimento degli Uffizi, si distinguerà per la tinta verde individuata per le pareti, colore frutto di uno studio sulle opere di Paolo Uccello. Ferruccio Ferragamo, Presidente del gruppo omonimo, ha dichiarato che in questo modo la sua famiglia intende dire grazie dalla città nella quale suo padre, a partire dal 1927, ha avuto molto, con la speranza che altri imprenditori vogliano seguire il medesimo percorso: “Collaborare con le istituzioni culturali e supportarne le attività a promozione dell’arte in tutte le sue forme e manifestazioni è nel dna della Maison. Siamo lieti”, ha aggiunto, “di riportare le sale degli Uffizi alla completa fruibilità, dotandole di una tecnologia particolarmente avanzata e restituendole nella loro bellezza ai cittadini di Firenze e a tutto il mondo”.
I lavori, ha precisato il Direttore della Galleria, Antonio Natali, saranno svolti senza un solo giorno di chiusura al pubblico del museo, come avvenuto in tutti i casi recenti, impiegando le maestranze in orari serale e notturni. Gli Uffizi quindi – ha concluso Sovrintendente Acidini – continuano ad essere un “museo che si espande dentro se stesso, che vive e cresce in un segmento fisica di città ben definito, senza mai chiudere le porte ai visitatori”.

– Valentina Silvestrini

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Valentina Silvestrini

Valentina Silvestrini

Dal 2016 coordina la sezione architettura di Artribune, piattaforma per la quale scrive da giugno 2012, occupandosi anche della scena culturale fiorentina. È cocuratrice della newsletter "Render". Ha studiato architettura all’Università La Sapienza di Roma, città in cui ha conseguito…

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