Artisti in erba premiati a Pescara: ecco i vincitori del BlummPrize Art Award U20, concorso che la storica agenzia di comunicazione Pomilio Blumm dedica agli studenti di licei d’arte e accademie. Chiedendo loro di reinventare il rinoceronte logo dell’azienda

Tre settimane di stage in azienda, l’esposizione della propria opera a Bruxelles insieme ai lavori dei big che parteciperanno al concorso riservato agli over, una borsa di studio in denaro: piatto ricco quello messo in palio dalla Pomilio Blumm, storica agenzia di comunicazione specializzata nei settori corporate e istituzionale, che assegna in quel di Pescara […]

Tre settimane di stage in azienda, l’esposizione della propria opera a Bruxelles insieme ai lavori dei big che parteciperanno al concorso riservato agli over, una borsa di studio in denaro: piatto ricco quello messo in palio dalla Pomilio Blumm, storica agenzia di comunicazione specializzata nei settori corporate e istituzionale, che assegna in quel di Pescara il BlummPrize Art Award U20. Chiedendo a studenti di licei d’arte accademie di tutta Europa di reinventare con il proprio linguaggio il marchio dell’azienda: un rinoceronte giallo che campeggia orgoglioso nel mezzo della savana. A portare a casa il jackpot è quest’anno il livornese Edoardo Serra, che lavora sugli stencil nel riprodurre la carica del rinoceronte in una selva di marchi commerciali, jungla urbana di loghi e suggestioni commerciali.
Studia a Bruxelles Alice Poggio, che con la sua opera di denuncia dedicata al distrofico rapporto tra uomo e natura vince il premio speciale riservato ai ragazzi che si stanno formando all’estero; la leggiadra scultura in ferro della catanese Maria Lucilla Scalia merita invece il premio dedicato a chi sta proseguendo il suo percorso di crescita in Italia. L’ironia di Camilla Algisi, che ribalta i ruoli trasformando il rinoceronte in curioso osservatore di un uomo da zoo, merita il Premio Speciale Franco Pomilio; mentre è la community del web ad assegnare a Francesco Giannotta la menzione del pubblico.

– Francesco Sala


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