Göteborg updates: è qui la festa? Dopo l’inaugurazione della Biennale, una notte di danze in compagnia di artisti e curatori allo Stora Tearten, ecco le immagini

Per l’ingresso non è stato necessario un invito esclusivissimo: il party che ha seguito l’inaugurazione della biennale svedese era aperto a chiunque volesse entrare, con un biglietto da acquistare all’ingresso dello Stora Tearten, sede della sezione Weight a cura di Ragnar Kjartansson e Andjeas Ejiksson. Così i due hanno curato anche la serata, esibendosi personalmente […]

Per l’ingresso non è stato necessario un invito esclusivissimo: il party che ha seguito l’inaugurazione della biennale svedese era aperto a chiunque volesse entrare, con un biglietto da acquistare all’ingresso dello Stora Tearten, sede della sezione Weight a cura di Ragnar Kjartansson e Andjeas Ejiksson. Così i due hanno curato anche la serata, esibendosi personalmente alla consolle e facendo ballare artisti, curatori e ospiti. La pista è stata scaldata da ÖFA con il danceoke. Per chi ancora non lo sapesse, trattasi di un karaoke in cui non si canta, bensì si balla, seguendo i movimenti di video celebri proiettati su uno schermo.

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Tra coreografie di Kate Bush, PSY, Moby e Raffaella Carrà – la cui apparizione è stata accolta con un’ovazione dagli italiani in sala – vi mostriamo un assaggio di questo fenomeno, che pare essere piuttosto diffuso in Svezia. La scena è stata poi ceduta a DJ Iki Gonzalez a.k.a. Lebb Zeppelin, che ha coinvolto la platea talmente tanto da far salire sul palco alcuni dei protagonisti della biennale, scatenando l’immediata reazione della sicurezza che ha costretto tutti a scendere, accompagnati da fischi di disapprovazione…

– Marta Cereda

www.gibca.se

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Marta Cereda
Marta Cereda (Busto Arsizio, 1986) è critica d’arte e curatrice. Dopo aver approfondito la gestione reticolare internazionale di musei regionali tra Stati Uniti e Francia, ha collaborato con musei, case d’asta e associazioni culturali milanesi. Dal 2011 scrive per Artribune.