I galleristi raccontano la loro Artissima. Tra l’assalto del pubblico della domenica e la piacevole presenza di tanti collezionisti svizzeri e francesi, abbiamo fatto videointerviste a tredici espositori da tutto il mondo

“Per noi è andata bene”, “fanno entrare troppa gente”, “è il primo anno e ho fatto più contatti che vendite”, “all’inaugurazione c’erano solo torinesi”, “all’inaugurazione c’era un ottimo pubblico”, “è stato pieno zeppo di francesi e svizzeri”, “sì, ma anche qualche americano e poi gli arabi e gli indiani che si riconoscevano dall’abbigliamento”. Insomma, ce […]

“Per noi è andata bene”, “fanno entrare troppa gente”, “è il primo anno e ho fatto più contatti che vendite”, “all’inaugurazione c’erano solo torinesi”, “all’inaugurazione c’era un ottimo pubblico”, “è stato pieno zeppo di francesi e svizzeri”, “sì, ma anche qualche americano e poi gli arabi e gli indiani che si riconoscevano dall’abbigliamento”.
Insomma, ce ne hanno dette di tutti i colori i 13 galleristi di tutto il mondo che abbiamo intervistato nelle ore di chiusura, domenica pomeriggio, dell’edizione 2012 di Artissima. Nonostante qualcuno abbia scritto (vedi qui) che Artribune fa terrorismo criminale contro i galleristi, loro ci hanno risposto con piacere e ci hanno regalato una serie di feedback che, messi uno dopo l’altro, costituiscono una vera e propria recensione della fiera. Sono le nostre interviste (tra l’altro imitatissime, dopo un anno dalla loro nascita) sul “come è andata”. Eccole nel video.

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Redazione

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