Rinnovabile, integrata, pulita: land art al servizio dell’architettura. In mostra a New York 250 progetti internazionali. E l’Italia scommette sull’energia del vento

Sviluppare progetti in cui gli impianti per energie rinnovabili diventino land art: pannelli solari e pale eoliche integrati nel territorio, riconoscibili come veri e propri landmark green. “Lagi” (Land art generation initiative) mira a diffondere la cultura sostenibile e una nuova consapevolezza per designer e progettisti, chiamati ad elaborare proposte innovative che generino energia pulita: […]

Sviluppare progetti in cui gli impianti per energie rinnovabili diventino land art: pannelli solari e pale eoliche integrati nel territorio, riconoscibili come veri e propri landmark green. “Lagi” (Land art generation initiative) mira a diffondere la cultura sostenibile e una nuova consapevolezza per designer e progettisti, chiamati ad elaborare proposte innovative che generino energia pulita: lo strumento è un concorso, al quale hanno aderito oltre 250 partecipanti da tutto il mondo.
Meritevole di attenzione è il progetto Whirlers – an exhilarating energy system, un sistema che raccoglie il vento e lo trasforma per produrre energia percettiva, costituito da una griglia tridimensionale di turbine Darrieus. 10mila unità che ricordano trottole multicolori di diverse dimensioni, in grado di adattarsi e fondersi con il paesaggio del Freshkills Park a Staten Island, ex discarica cittadina destinata a diventare nei prossimi anni il più vasto parco della Grande Mela. I Whirlers fungono inoltre da mappa interattiva a servizio dei cittadini, con colori suddivisi in base alle varie zone del parco; osservando la differenza tra le velocità di rotazione nelle diverse stagioni, consentono ai visitatori di comprendere i flussi ciclici del vento.
Energia cinetica che genera energia meccanica, con grandi alberi artificiali che ricordano le danze vorticose dei dervisci. Progettista è im duo con base a New York, Torino e Lisbona, composto da Caterina Tiazzoldi – suo il primo temporary shop Illy, declinato in cubetti bianchi e ospitato fino allo scorso febbraio nella Galleria San Carlo di Milano – ed Eduardo Benamor Duarte.
A partire da oggi e fino al 1 novembre 2012 la Soho Digital Art Gallery ospiterà una mostra dedicata ai progetti partecipanti al concorso, tra i quali sarà scelto il vincitore. Non sappiamo se Whirlers sarà il favorito, ma di certo saprà far parlare di sé. E non saranno solo parole al vento.

– Elisabetta Biestro

Soho Digital Art Gallery
138 Sullivan Street, New York, NY 10012
www.sohodigart.com
www.landartgenerator.org

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Elisabetta Biestro

Elisabetta Biestro

Laureata in Architettura per il restauro e la valorizzazione dei beni architettonici e ambientali, dal 2009 scrive per il mensile "Il Giornale dell'Architettura". Ha collaborato tra gli altri con Green Building Council Italia (GBC Italia), associazione no profit che promuove…

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