Fiere che si riposizionano. Impossibile trovare spazi nel calendario di maggio e Roma Contemporary ragiona sugli “slot” liberi di fine settembre

Tutto si sta riposizionando, ed è strano che ciò non avvenga nel sovraffollato mercato nostrano delle fiere d’arte. Il nostro auspicio è che l’Italia possa diminuire il numero delle sue rassegne aumentandone il peso specifico internazionale: perché probabilmente una kermesse che assommi in se le caratteristiche di Arte Fiera, Artissima, MiArt, ArtVerona e Roma Contemporary […]

Tutto si sta riposizionando, ed è strano che ciò non avvenga nel sovraffollato mercato nostrano delle fiere d’arte. Il nostro auspicio è che l’Italia possa diminuire il numero delle sue rassegne aumentandone il peso specifico internazionale: perché probabilmente una kermesse che assommi in se le caratteristiche di Arte Fiera, Artissima, MiArt, ArtVerona e Roma Contemporary potrebbe tentare una competizione con le grandi realtà europee, mentre con questa frammentazione ogni confronto con i big del Vecchio Continente è oggettivamente impossibile.
In attesa che si proceda ad un necessario passaggio di M&A (merger&acquisition, fusioni e acquisizioni, giusto per parlare il linguaggio dell’alta finanza), accontentiamoci per lo meno dei cambi di data volti ad ottimizzare il calendario. Secondo quanto risulta ad Artribune sarebbe questo il caso di Roma Contemporary. La fiera capitolina inventata da Paola Rampini e Roberto Casiraghi starebbe riflettendo sull’ipotesi di spostare le sue date verso la fine del mese di settembre, togliendosi dal periodo di maggio che – anche a causa di Frieze New York, l’ultima arrivata in quel mese – appare diventato impraticabile per trovare delle date non in sovrapposizione con altri eventi di grandissimo richiamo (a ridosso c’è anche ovviamente la Biennale di Venezia, Art Basel e non ultima la sua diramazione a Hong Kong). Lo spostamento a settembre potrebbe poi coadiuvare gli organizzatori – che allestiscono la fiera negli spazi dell’ex Mattatoio di Roma, uno spazio pubblico e comunale – a colloquiare con i nuovi rappresentanti cittadini che a quel punto saranno già insediati da qualche tempo. A Roma infatti si svolgeranno le elezioni ad inizio primavera e la scadenza di maggio sarebbe potuta essere di difficile gestione: con una amministrazione intenta a fare i bagagli e una appena arrivata.
Se le indiscrezioni saranno confermate, la proposta ricalcherebbe quelle che erano le date di Artissima all’inizio della sua vita, non a caso allora diretta da Casiraghi e Rampini.

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Redazione

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