Quando la mostra la trovi in un appartamento. Anzi, in quindici appartamenti. A Trastevere la prima edizione di Casa con vista

La formula è quella dell’home gallery, spazio domestico tramutato in temporaneo spazio espositivo, per una fruizione non tradizionale di opere ed eventi artistici. L’elemento nuovo, però, è quello della localizzazione multipla: un intero quartiere – in questo caso Trastevere, nel cuore di Roma – diventa protagonista, grazie a una mappatura ad hoc che individua dei […]

Carolyn Angus , Mantle, 2010

La formula è quella dell’home gallery, spazio domestico tramutato in temporaneo spazio espositivo, per una fruizione non tradizionale di opere ed eventi artistici. L’elemento nuovo, però, è quello della localizzazione multipla: un intero quartiere – in questo caso Trastevere, nel cuore di Roma – diventa protagonista, grazie a una mappatura ad hoc che individua dei punti strategici e una rete di appartamenti in cui ambientare gli interventi degli artisti.
Casa con vista, alla sua prima edizione, nasce su ispirazione di un modello ormai consolidato in Germania, ripetuto ogni anno con successo.
In tutto saranno quindici le case che, nei pomeriggi del 12 e 13 maggio, si trasformeranno in insoliti palcoscenici aperti al pubblico di viandanti. Pensate per durare solo nello spazio di due giorni, le opere proveranno a stabilire una relazione estetica e semantica con le abitazioni, vero spunto tematico del progetto: il focolare domestico, restituendo segni identitari e tracce affettive di chi lo abita e lo vive quotidianamente, si presta a stimolanti letture e riflessioni. Ogni casa è un diario personale, un contenitore di storie, un rifugio sicuro o un covo di inquietudini, lo specchio del sé ma anche l’occasione di incontro con l’altro: il tema dell’ospitalità, dell’apertura o della chiusura tra ospite e ospite, è caro all’arte e alla letteratura di tutti i tempi. Ed è da questi presupporti nasce Casa con vista. Provando a mettere insieme, nel segno di una sperimentazione creativa, l’aspetto sociale e quello emotivo, l’approccio narrativo e quello concettuale. Tra gli artisti: Daniela Perego, Carolyn Angus, Elena Arzuffi, Carolyn Angus, Francesco Impellizzeri, Heather Allen.

– Helga Marsala

Il contenuto prosegue a seguire

Iscriviti a Incanti. Il settimanale di Artribune sul mercato dell'arte

 
 

www.casaconvista.tumblr.com


Iscriviti alla nostra newsletter
CONDIVIDI
Helga Marsala
Helga Marsala è critica d’arte, giornalista, editorialista culturale e curatrice. Insegna all’Accademia di Belle Arti di Palermo e di Roma (dove è stata anche responsabile dell’ufficio comunicazione). Collaboratrice da vent’anni anni di testate nazionali di settore, ha lavorato a lungo, fino al 2010, come caporedattore per la piattaforma editoriale Exibart. Nel 2011 è nel gruppo che progetta e lancia la testata culturale Artribune, dove ancora oggi lavora come editorialista, collaborando col team di direzione e operando come curatrice e project manager nel nuovo comparto aziendale Artribune Produzioni. Svolge un’attività di approfondimento teorico attraverso saggi e contributi critici all’interno di pubblicazioni d’arte e cultura contemporanea. Scrive di arti visive, arte pubblica, politica, costume, comunicazione, attualità e linguaggi creativi contemporanei. Presso Riso Museo d’Arte contemporanea della Sicilia è stata curatrice dell’Archivio S.A.C.S (Sportello Artisti Contemporanei Siciliani) e membro del Comitato Scientifico, collaborando a più riprese con progetti espositivi, editoriali e di ricerca del Museo. Cura mostre e progetti, prevalentemente presso spazi pubblici italiani, seguendo il lavoro di artisti italiani ed internazionali. È stata membro di commissioni e giurie per premi/residenze d’ambito nazionale, riservati ad artisti. Dal 2018 al 2020 ha lavorato come Consulente per la Cultura del Presidente della Regione Siciliana e dell’Assessore dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana.