Cose che alimentano il mito. A Los Angeles riemergono cinque inediti di Kurt Cobain. Ma niente musica: sono dipinti, allucinati ma alquanto bruttini…

Courtney Love era convinta di poterne ricavare – assieme ad altri cimeli – qualcosa come 100 milioni di dollari. Certo, trattandosi di opere inedite di un mito evergreen come Kurt Cobain, tutto è possibile. Solo che in questo caso non si tratta di nuovi brani del re del Grunge: parliamo di cinque dipinti, realizzati nel […]

Courtney Love era convinta di poterne ricavare – assieme ad altri cimeli – qualcosa come 100 milioni di dollari. Certo, trattandosi di opere inedite di un mito evergreen come Kurt Cobain, tutto è possibile. Solo che in questo caso non si tratta di nuovi brani del re del Grunge: parliamo di cinque dipinti, realizzati nel 1993, nel periodo in cui si registrava Utero, l’ultimo album dei Nirvana, e rimasti chiusi in uno storage dopo la morte della rockstar.
A ritrovarli Maer Roshan, fondatore del website The Fix, mentre lavorava a un e-book sulla battaglia di Courtney Love contro la dipendenza dalla droga. “Illustrano il fascino del giovane genio con decadimento”, assicura Roshan: ma a vederli, si coglie forse più il decadimento che il fascino… Per ora, comunque, difficilmente se ne testerà il valore, quantomeno economico: l’editore di Cobain ha infatti fatto sapere di poter bloccare la vendita, avendo pagato per tutti questi anni l’affitto del deposito che li custodiva.

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