Secondo mocassino, a destra. La videoarte entra in negozio: ma non uno qualsiasi, l’Emporio Armani di Torino. Ecco qualche immagine della rassegna 16:9

Videoarte in passerella. Ci capita di scriverlo, a volte, quando non si sa più quali metafore utilizzare, al quattordicesimo articolo della giornata. Ma qualche volta capita invece di scriverlo con cognizione, e questo ne è un piccolo esempio: già, perché a far da sfondo ai video in questo caso c’è una location che qualche legame […]

Videoarte in passerella. Ci capita di scriverlo, a volte, quando non si sa più quali metafore utilizzare, al quattordicesimo articolo della giornata. Ma qualche volta capita invece di scriverlo con cognizione, e questo ne è un piccolo esempio: già, perché a far da sfondo ai video in questo caso c’è una location che qualche legame ce l’ha, con le passerelle, come l’Emporio Armani.
È infatti il flagship store di Torino ad ospitare – fino al 25 marzo – la rassegna dal titolo 16:9, curata da Roberto Allegretti Arte Contemporanea in collaborazione con Alessandro Trabucco, e dedicata all’opera di sei video artisti come Alfredo Aceto, Isobel Blank, Silvia Camporesi, Monica D’Alessandro, Silvio Giordano e Devis Venturelli. Il senso dell’icastico titolo? Un richiamo al widescreen, che “nel rapporto 16:9 è la dimensione digitale della riproduzione delle immagini televisive a monitor e in videoproiezione ad alta definizione e rappresenta il campo d’azione nel quale si concentra l’attuale produzione estetica video”. Tra capi d’abbigliamento firmato e videoproiezioni, ci siamo intrufolati anche noi all’opening, fotocamera alla mano. Ecco qualche immagine…

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