Mininterview: Patrizia Brusarosco su formazione ed educazione all’arte

Incontriamo Patrizia Brusarosco, direttore di Viafarini e le poniamo qualche domanda su Education LAB – Percorsi di formazione dei giovani alla contemporaneità attraverso l’arte, un progetto che chiama in causa una rete sterminata di enti promotori, tra cui il Festival dell’arte Contemporanea di Faenza, e di collaborazioni con soggetti quali il Mart di Trento e […]

Incontriamo Patrizia Brusarosco, direttore di Viafarini e le poniamo qualche domanda su Education LAB – Percorsi di formazione dei giovani alla contemporaneità attraverso l’arte, un progetto che chiama in causa una rete sterminata di enti promotori, tra cui il Festival dell’arte Contemporanea di Faenza, e di collaborazioni con soggetti quali il Mart di Trento e Rovereto, Il Maxxi, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, il Castello di Rivoli…

Education lab è un progetto condiviso che si terrà dal 24 al 29 marzo presso la Fabbrica del Vapore e l’Università IULM. Perché il tema della formazione è a tuo parere così importante?
In questi ultimi anni musei e istituzioni anche all’estero hanno capito l’importanza di questo approccio. In Italia molti musei, istituzioni che operano a Milano e nel resto di Italia si sono domandati come fare, come coinvolgere gli artisti in un percorso sulla formazione ed è nato Education lab. Sarà un confronto, non solo teorico – certo ci sarà uno spazio dedicato all’università IULM di Milano – ma attivo, un programma di laboratori, organizzati dai diversi musei e operatori che lavorano nell’arte e che coinvolgeranno i diretti interlocutori che sono, in primis, le scuole, gli insegnati e le scolaresche che lavorano in classe sugli input che ricevono nelle visite guidate.

Il progetto ha una rete notevole di partner: da quale urgenza nasce questo desiderio di fare rete?
Ci abbiamo lavorato intorno ad un tavolo con istituzioni specifiche con le quali abbiamo formulato delle ipotesi. Noi (Viafarini, Careof e Docva) con il nostro archivio di artisti eravamo naturalmente interessati a queste pratiche e quindi avevamo piacere a dare evidenza alle iniziative degli artisti stessi. Ma abbiamo scoperto che molte altre istituzioni come GAMEC, MAGA, Castello di Rivoli, MART, MAMbo, condividevano con noi tali obiettivi e presupposti. Abbiamo dunque pensato fosse fondamentale creare un momento di confronto pratico intorno a questi temi.

Quali sono gli obiettivi che si prepone e quali i risultati che ti aspetti?
Le prime edizioni sono sempre un test. Sarà interessante vedere come si attuerà il confronto tra modalità diverse, tra gli artisti, gli operatori coinvolti. Speriamo, inoltre che ci sia una sensibilizzazione a questi temi, anche se i tagli alla cultura e la difficoltà a svolgere attività esterne nelle scuole possono costituire un pericolo. Education lab offre un osservatorio privilegiato a coloro che vogliono interrogarsi sulle pratiche degli artisti visivi e degli operatori culturali che lavorano sulla formazione. Il sito inoltre resterà e darà una traccia di quanto fatto, ma anche la possibilità per gli insegnanti di accedere ad un’informazione di qualità su questi temi.

educationlab.org

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Redazione

Redazione

Artribune è una piattaforma di contenuti e servizi dedicata all’arte e alla cultura contemporanea, nata nel 2011 grazie all’esperienza decennale nel campo dell’editoria, del giornalismo e delle nuove tecnologie.

Scopri di più