L’artista Franco Angeli raccontato nel film “Lo spazio inquieto” e da una mostra

Artista romano autodidatta, Franco Angeli ha lasciato un segno importante nell'arte contemporanea italiana del secondo '900. Ora un film-documentario ne ripercorre la storia e la carriera. Ecco il trailer di "Lo spazio inquieto"

La storia di Franco Angeli è affascinante: nato nel quartiere popolare di San Lorenzo a Roma nel 1935, diventerà artista da autodidatta, dopo aver sperimentato diversi lavori manuali. La vicinanza con altri grandi artisti del suo tempo, come Mario Schifano e Tano Festa, lo renderanno uno dei nomi di punta dell’arte contemporanea capitolina.

IL FILM “LO SPAZIO INQUIETO” DI FRANCO ANGELI

Ha amato sperimentare, raffigurare la sua città e parlare del suo tempo: Franco Angeli viene ora raccontato dall’omonimo nipote alla regia del film “Lo spazio inquieto”, prodotto da Luce Cinecittà e presentato in prima mondiale al Festival di Torino. Il documentario è stato inoltre proiettato a Roma, al cinema Nuovo Sacher, lunedì 20 marzo, in coincidenza con la mostra Franco Angeli – Opere 1958-1988 allestita al Wegil, prorogata fino al 2 aprile.  Per ripercorrere la vita e il lavoro di Franco Angeli si è fatto ricorso a materiali inediti, film, foto e opere figurative: sullo schermo c’è tutta l’Arte, il cinema sperimentale, gli amici Mario Schifano e Tano Festa, la sua città Roma, il conflittuale rapporto con il PCI. A raccontarlo concorrono inoltre le testimonianze del fratello Otello, la figlia Maria, la moglie Livia, l’amico Marco Bellocchio e critici e storici dell’arte.

LA MOSTRA “FRANCO ANGELI – OPERE 1958-1988”

Promossa dalla Regione Lazio e realizzata da LAZIOcrea, la mostra Franco Angeli – Opere 1958-1988 al Wegil di Roma è curata da Silvia Pegoraro e nasce da un’idea del gallerista e collezionista Aldo Marchetti, in collaborazione con l’Archivio Franco Angeli di Roma. L’esibizione si presenta come un percorso antologico, attraverso 74 opere dell’artista, tra cui molti inediti, che vanno dagli esordi informali del 1957-58 al figurativismo geometrico e metafisico degli anni ’80, sino al 1988, anno della sua scomparsa.

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Redazione

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