Pier Paolo Pasolini “rinasce” in un nuovo corto in stop-motion
Mentre in Italia si susseguono mostre ed eventi legati al centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini, un nuovo corto animato celebra il poeta e regista. Un video in stop-motion che porta nuovamente in vita il grande intellettuale
“La sua fine è stata al tempo stesso simile alla sua opera e dissimile da lui. Simile perché egli ne aveva già descritto, nella sua opera, le modalità squallide e atroci; dissimile perché egli non era uno dei suoi personaggi, bensì una figura centrale della nostra cultura, un poeta che aveva segnato un’epoca, un regista geniale, un saggista inesauribile”.
Così Alberto Moravia raccontava la morte di Pier Paolo Pasolini, brutalmente assassinato il 2 novembre 1975. Una morte su cui ancora campeggiano ombre ingombranti: quali furono i moventi dell’omicidio? Quali le ragioni del drammatico evento che concluse l’esperienza terrena del grande intellettuale?
IL CORTO ANIMATO DI MONICA GIORDANO DEDICATO A PASOLINI
Queste domande, in larga parte ancora oggi senza risposta, sembrano ora risuonare all’interno di un nuovo cortometraggio in stop-motion: un video animato dedicato al letterato bolognese, a cento anni dalla nascita. Si intitola Tu sei bello come una stella, e porta la firma della regista Monica Giordano.
Protagonista dell’animazione è il poeta, scrittore e cineasta. Accasciato sulla spiaggia dell’idroscalo di Ostia, negli stessi luoghi che furono teatro della sua morte, Pasolini torna in vita dopo l’omicidio.
MORTE E RINASCITA DI PIER PAOLO PASOLINI
All’interno di uno scenario urbano onirico e spettrale, ricreato dall’autrice con cartone e materiali di scarto, l’intellettuale si rialza sulla sabbia del mattino. Come un uomo che torna in libertà dopo l’ingiusta prigionia, Pasolini “rinasce”. Una dolce melodia si sostituisce alle grida dell’omicidio, occupando l’aria e annunciando il ritorno in vita dell’uomo. Le parole di Mauro Ermanno Giovanardi e il sax di Maria Pia Leziroli accompagnano la visione, mentre Pasolini ritrova il sorriso, e un pallone con cui giocare.
– Alex Urso
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