Alessandro Preziosi racconta Gibellina e il suo museo d’arte contemporanea

Gibellina e il museo MAC si lasciano raccontare dalla voce e dal volto inconfondibile di Alessandro Preziosi in un video emozionante, che invita a scoprire una delle più belle collezioni d’arte contemporanea del Sud Italia

Il Museo MAC di Gibellina ha affidato al volto e alla voce del noto attore Alessandro Preziosi il racconto dei suoi spazi e del territorio, con un breve video dal titolo Gibellina, il sogno dell’arte.

L’APERTURA DEL NUOVO MAC DI GIBELLINA

L’occasione è l’apertura del nuovo MAC, avvenuta lo scorso luglio, che ospita circa 2000 opere di artisti, scultori e fotografi che parteciparono alla ricostruzione di Gibellina su invito di Ludovico Corrao, a cui il museo è intitolato.

LE PAROLE DI GOETHE METAFORA DELLA RINASCITA DI GIBELLINA

“Una stella così bella come credo di non averne mai visto una, (…) una stella più bella del cielo aveva attraversato il mio meridiano in quel momento”: recita Preziosi nel video, citando le parole che Johann Wolfgang Goethe proferì osservando il cielo durante un soggiorno a Castelvetrano nell’aprile del 1787. Questa immagine viene utilizzata come metafora per la nascita di Gibellina nuova, introdotta dalla Stella di Pietro Consagra, simbolo della città e di rigenerazione, oltre che porta di accesso alla Valle del Belìce.

In un continuo passaggio tra sogno e realtà l’attore attraversa così le sale del nuovo MAC, ammirandone le opere esposte, accarezzando le tele di Schifano, le maquette del Cretto, alla scoperta di una delle più belle collezioni d’arte contemporanea del Sud Italia.

Il video Gibellina, il sogno dell’arte è un’idea di Tanino Bonifacio e porta la firma del regista romano Maxim Derevianko, autore di documentari di teatro e pubblicità, collaboratore del Teatro dell’Opera di Roma, di prestigiosi brand, da Bulgari a Dior, e di Warner Music.

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Roberta Pisa

Roberta Pisa

Vive a Roma dove si è laureata in Scienze politiche e Relazioni internazionali. Da sempre si occupa di cultura e comunicazione digitale. Dal 2015 è pubblicista e per Artribune segue le attività social.

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