LUMI. La nuova opera video di Zimmerfrei in mostra a Bologna

Per la prima volta nella sua storia artistica, il collettivo Zimmerfrei adotta il linguaggio della fiction. La nuova opera, che sarà presentata a Bologna dal 6 al 18 ottobre sotto forma di video-installazione, esplora il tema dell'identità. Vi mostriamo un breve estratto

Si intitola LUMI il nuovo film del collettivo ZimmerFrei prodotto da ON e realizzato grazie al sostegno della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo nell’ambito del progetto Italian Council 2019. L’opera sarà presentata a Bologna sotto forma di video installazione a cura di Martina Angelotti dal 6 al 18 ottobre 2020 all’interno di Palazzo Vizzani, sede dell’Associazione Alchemilla, nelle stesse sale che sono state scenario delle riprese.

UNA RIFLESSIONE SUL TEMA DELL’IDENTITÀ

LUMI fonda la sua ricerca artistica su recenti studi sociologici e antropologici, ma è ispirato soprattutto da persone reali incontrate da ZimmerFrei (Massimo Carozzi, Anna de Manincor e Anna Rispoli) nel corso delle ultime peregrinazioni documentaristiche, che hanno portato alla nascita di un lavoro di fiction, o per meglio dire uno staged documentary, che registra la perdita di efficacia di una parola: identità. Il termine infatti non è più inteso come definizione univoca, quanto piuttosto come un bisogno di riconoscimento, un intreccio di somiglianze e differenze. Per la prima volta ZimmerFrei adotta la finzione e ricorre anche ad attori veri e propri per comporre una sequenza di tre capitoli, tre storie affettive apparentemente distinte, ambientate in un unico set: l’interno di un palazzo storico, un tempo residenza del cardinale Lambertini, che poi diventerà Benedetto XIV, il papa del Secolo dei Lumi.

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Redazione

Redazione

Artribune è una piattaforma di contenuti e servizi dedicata all’arte e alla cultura contemporanea, nata nel 2011 grazie all’esperienza decennale nel campo dell’editoria, del giornalismo e delle nuove tecnologie.

Scopri di più