L’arte viva di Julian Schnabel. Il film di Pappi Corsicato

Un film appassionato, personale e intimo, che racconta la vita e l'opera di un grande artista contemporaneo. “L'arte viva di Julian Schnabel” sarà nei cinema italiani il 12 e il 13 dicembre

Julian Schnabel (New York, 1951) non è mai passato inosservato, se non altro per la sua mole, l’irrefrenabile energia e il fascino contagioso. Sin da subito, a colpire il mondo dell’arte, dei collezionisti e dei galleristi – in prima linea una giovanissima Mary Boone o il mitico Leo Castelli – è stata la sua pittura potente, i formati monumentali dei suoi quadri, la fisicità nel dipingerli, gli originali e sorprendenti plate paintings, opere realizzate con i piatti. La pellicola, prodotta da Buena Onda con Rai Cinema, già presentata al Tribeca Film Festival e che abbiamo visto la scorsa settimana al DART festival di Barcellona, prima manifestazione dedicata al documentario d’arte in Spagna, arriva nelle sale italiane il 12 e 13 dicembre.
Dietro la cinepresa c’è il regista napoletano Pappi Corsicato, che nel 1980 si trasferisce a New York, dove studia danza e coreografia alla Alvin Alley Dance School e recitazione all’Academy of Dramatic Arts e presso l’Actor’s Studio, per poi rientrare in Italia nei primi anni Novanta. Il documentario entra nella vita privata dell’artista, nel suo mondo fatto di incontri importanti con personaggi come Andy Warhol, Jean-Michel Basquiat, Keith Haring. Moltissime le testimonianze, da quelle toccanti e sincere dei figli, degli amici, come Alba Clemente, moglie di Francesco Clemente, fino a nomi noti del mondo del cinema e della musica come Al Pacino, Bono, Laurie Anderson o di colleghi illustri come Jeff Koons.

UN RITRATTO INTIMO

Pappi Corsicato, grazie alla sua amicizia decennale con l’artista, è riuscito a tracciare un profilo personale, intimo, emozionale. Una testimonianza, frutto di circa due anni di riprese e di uno straordinario lavoro d’archivio, che mescola vita professionale – l’artista mentre viaggia in giro per il mondo, dipinge nel suo studio, allestisce una mostra – e privata – l’artista col suo amato pigiama, la passione per il mare e il surf, la casa di Montauk a Long Island e quella nel palazzo in stile veneziano nel West Village di Manhattan, in vacanza, spesso in Italia, con i familiari e insieme ai suoi amici più stretti. Il documentario dedica anche molto spazio alla sua passione cinematografica che lo porta a girare film come Basquiat nel 1995, oltre al pluripremiato Prima Che Sia Notte (2000, Leone d’argento – Gran Premio della Giuria al Festival di Venezia) e Lo Scafandro e la Farfalla (2007, Miglior Regia al Festival di Cannes, due Golden Globe e la nomination come miglior regista agli Oscar).
Anticonformista, irrequieto, generoso, autentico, indomabile, ossessivo workaholic, Julian Schnabel, dalla fine degli anni Settanta, passando per il grande successo negli anni Ottanta, è indiscutibilmente tra i più affascinanti, prolifici e originali pittori sulla scena internazionale che dopo quasi quarant’anni di attività continua a dedicare tutta la sua energia e la sua vita all’arte.

– Daniele Perra

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Daniele Perra

Daniele Perra

Daniele Perra è giornalista, critico, curatore e consulente strategico per la comunicazione. Collabora con "ICON DESIGN", “GQ Italia”, “ULISSE, "SOLAR" ed è docente allo IED di Milano. È stato fondatore e condirettore di “unFLOP paper” e collaboratore di numerose testate…

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