Si aprono le porte di Viafarini e gli spettatori possono aggirarsi tra gli studi degli artisti attualmente in residenza. Il percorso permette di approfondire le ricerche in cui sono impegnati: a partire dal ramo delle scienze umane, come nel caso di Claudia Sinigaglia, interessata agli atteggiamenti umani nei luoghi pubblici; per continuare con le opere di Giuseppina Giordano e la poesia di Takahashi Shinkichi, recitata tra le strade di Tokyo suscitando diverse reazioni degli interlocutori. Si passa poi attraverso la scomparsa dei confini raggiunta tramite Google Earth, proposta da Matteo Pasin; e si accetta l’invito di Pamela Diamante a stupirci ancora degli avvenimenti ai quali siamo ormai assuefatti. Per concludere con la strana applicazione di Natàlia Trejbalovà e con le riflessioni di Sacha Turchi sulla cellula e sulla sua capacità di immagazzinare e perpetuare informazioni.
L’evento, che ha avuto inizio alle ore 18, dalle 19 in poi ha visto susseguirsi una serie di performance firmate da ospiti internazionali per un progetto formativo organizzato dagli artisti Gianluca Codeghini e Andrea Inglese.
– Emanuele Gurini