Brandalism, quando la Street Art si riscopre illegale

Non è un collettivo di artisti, ma una campagna anti-advertising. Brandalism è un progetto che recupera lo spirito originario dell’arte su strada, con interventi non autorizzati e spiazzanti. Come quello organizzato per la COP21 a Parigi. Un video ne rivela le dinamiche

Brandalism, ovvero: brand e vandalism. Un neologismo, come lo può essere quel greenwashing, la patina di credibilità ambientale delle campagne pubblicitarie di certe aziende, che questo progetto intende combattere. Ma cos’è Brandalism? “Una rivolta contro il controllo del dominio visivo delle corporate”: così si presenta dal suo sito questa grande campagna anti-advertising, con radici nei movimenti Agitprop, Situazionismo e Street Art (nella sua vocazione illegale).
Iniziato nel luglio 2012 e proseguito nel 2014, in diverse città inglesi (con il coinvolgimento di artisti del calibro di Ron English e Robert Montgomery), quest’anno Brandalism è approdato a Parigi per la COP21. La 21esima Conferenza delle Parti, organizzata dalle Nazioni Unite per discutere sui cambiamenti climatici, è stata così la cornice inconsapevole di un’azione di guerrilla art: senza alcuna autorizzazione, una rete di 70 attivisti parigini ha piazzato più di 600 opere (in formato poster) di 80 artisti di 19 nazionalità (tra cui gli italiani BR1, Fra Biancoshock, Millo e Opiemme), all’interno di diversi spazi pubblicitari sparsi in città.

Brandalism vs COP21 - Parigi 2015

Brandalism vs COP21 – Parigi 2015

L’obiettivo? Colpire le compagnie aeree, i costruttori di automobili, le banche e le compagnie energetiche di combustibili fossili – sponsor del summit – sul loro stesso terreno: quello della pubblicità. Ma con un messaggio diverso: quello non più ingannevole del manifesto pubblicitario, sostituito invece da un intervento artistico in linea con lo spirito originario della Street art. Come sottolinea anche Opiemme, che ha partecipato al progetto con un lavoro sull’equilibrio delle risorse ambientali, equiparato alla reciprocità delle relazioni umane: “Brandalism con l’azione di Parigi ha mostrato la forza della Street Art, rispetto a molte altre tipologie di interventi istituzionali, fra i quali il muralismo. La sorpresa e lo stupore delle persone: l’idea che tutto venga fatto per il fine, il risultato, l’ideale e non per un compenso. Questa è la purezza che dà forza all’intervento”.

Claudia Giraud

www.brandalism.org.uk

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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