Testimonianze di:
Germana Boldrini ( Bologna), Norma Barbolini (Modena), Adriana Locatelli (Bergamo), Gilda Larocca(Firenze), Tosca Bucarelli (Firenze), Marcella Monaco (Roma), Maria Giraudo, Anna Maria Enriques Agnoletti e sua madre, Suor Gaetana del carcere di Santa Verdiana (Firenze), Maria Montuoro ( Milano)

Il ruolo delle donne nel cammino della Resistenza? Per molto tempo venne ritenuto marginale, occultato o dimenticato, in linea con la cultura maschilista imperante. La verità, via via, emerse. Consegnando alla storia quel volto femminile della lotta antifascista, che reclamava un suo posto nella memoria collettiva. “Con la resistenza la donna diventa protagonista di un avvenimento storico al fianco degli uomini. Accetta la guerra come individuo che vi partecipa responsabilmente come persona; accetta la guerra con le sue regole di violenza; e la guerra non le risparmierà alcuna violenza”. Liliana Cavani, nel 1956, in occasione del ventesimo anniversario della Liberazione, realizza un documentario toccante, dedicato alle donne che fecero l’Italia democratica, lottando contro il nazifascismo e immolandosi per la libertà dal regime.

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Un’inchiesta che procede attraverso alcune tra le maggiori città italiane, raccogliendo interviste di donne che, dall’estate 1943 all’aprile 1945, furono attrici di un capitolo durissimo della storia d’Italia: staffette, soldatesse, responsabili di gruppi partigiani, ribelli, qualche volta semplicemente cooperanti che protessero, sfamarono, aiutarono i combattenti. E poi madri, mogli, sorelle, figlie, amiche di caduti, deportati, prigionieri. Eroine semplici, attaccate disperatamente alla vita e ai loro ideali, qui narratrici di memorie crude, in cui la paura, la morte, la sopraffazione, il lutto, la tortura, si trasformano in desiderio di riscatto.  Al loro coraggio, alla loro forza, alla loro tempra morale è dedicato questo film.

– Helga Marsala

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Helga Marsala
Helga Marsala è critica d’arte, giornalista, editorialista culturale e curatrice. Insegna all’Accademia di Belle Arti di Palermo e di Roma (dove è stata anche responsabile dell’ufficio comunicazione). Collaboratrice da vent’anni anni di testate nazionali di settore, ha lavorato a lungo, fino al 2010, come caporedattore per la piattaforma editoriale Exibart. Nel 2011 è nel gruppo che progetta e lancia la testata culturale Artribune, dove ancora oggi lavora come editorialista, collaborando col team di direzione e operando come curatrice e project manager nel nuovo comparto aziendale Artribune Produzioni. Svolge un’attività di approfondimento teorico attraverso saggi e contributi critici all’interno di pubblicazioni d’arte e cultura contemporanea. Scrive di arti visive, arte pubblica, politica, costume, comunicazione, attualità e linguaggi creativi contemporanei. Presso Riso Museo d’Arte contemporanea della Sicilia è stata curatrice dell’Archivio S.A.C.S (Sportello Artisti Contemporanei Siciliani) e membro del Comitato Scientifico, collaborando a più riprese con progetti espositivi, editoriali e di ricerca del Museo. Cura mostre e progetti, prevalentemente presso spazi pubblici italiani, seguendo il lavoro di artisti italiani ed internazionali. È stata membro di commissioni e giurie per premi/residenze d’ambito nazionale, riservati ad artisti. Dal 2018 al 2020 ha lavorato come Consulente per la Cultura del Presidente della Regione Siciliana e dell’Assessore dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana.