Bolzano. Nell’universo parallelo di Cerith Wyn Evans

Museion, Bolzano – fino al 10 gennaio 2016. Il museo trentino ospita la prima personale in Italia di Cerith Wyn Evans. Un artista raffinato e polifonico, che parte da John Cage e arriva a Galileo, passando per Marcel Proust e Gilles Deleuze.

UN VIAGGIO ULTRASENSORIALE
Vacanze a Bolzano, città natalizia per eccellenza, passando per il Museion, dove è in corso la prima personale in Italia dell’artista Cerith Wyn Evans (Llanelli, 1958; vive a Londra), che iniziò la sua carriera alla fine degli Anni Settanta come videomaker sperimentale e si concentrò negli Anni Novanta sullo studio del linguaggio e dei meccanismi percettivi, esplorando le relazioni tra luce e testo, pensiero e significato.
Come cambia la percezione di uno spazio se illuminato da una luce differente o se accompagnato da un suono particolare? Come creare dimensioni spazio-temporali che siano altre da quelle stabilite dalla scienza tradizionale?
Wyn Evans offre la possibilità di un viaggio ultra-sensoriale, che parte dall’analisi di fenomeni fisici o di teorie e scoperte scientifiche per giungere alla filosofia e alla pura immaginazione. Le sue opere si percepiscono soprattutto con l’intelletto, non solo con i sensi a cui si rivolgono di primo acchito (luci strobo, audio stridenti, dispositivi rumorosi). Riesce a creare un universo a se stante ed estraniante, di grande raffinatezza e precisione formale, quasi chirurgica.

Cerith Wyn Evans, T=R=A=N=S=F=E=R=E=N=C=E (Frequency shifting paradigms in streaming audio), 2009 - courtesy of the artist & White Cube - photo Eleonora Milner

Cerith Wyn Evans, T=R=A=N=S=F=E=R=E=N=C=E (Frequency shifting paradigms in streaming audio), 2009 – courtesy of the artist & White Cube – photo Eleonora Milner

UNIVERSI IN DISCUSSIONE
Bianche o trasparenti, le sue sculture in vetro o al neon scendono dal soffitto, sospese. Forme di altre realtà, rumori di altri mondi, simili e lontani dal nostro. Tutto è, e allo stesso tempo non è. Wyn Evans riesce a mettere in discussione le nostre nozioni di realtà e cognizione, di percezione e soggettività.
Flauti di vetro protesi verso l’ambiente emettono suoni che rimandano a dispositivi tecnologici, quasi sonde di comunicazione cosmica, più che al flauto di Pan da cui la forma deriva. Così come le palme, isolate su sfondo bianco e illuminate da luci strobo, così sole e snaturate. È ossigeno quello che emettono? È ossigeno quello che respiriamo?
L’universo di Cerith Wyn Evans continua con Socle du monde (Park Hyatt, Berlin) (2008), dispositivi e panchine metalliche a formare la Bilancia pesapersone in ricordo del Socle du Mode di Piero Manzoni, che aveva dedicato il suo piedistallo proprio a Galileo Galilei. Nuovi modi di vedere, nuove costruzioni su cui basarsi.

Cerith Wyn Evans, E=C=L=I=P=S=E, 2015 - courtesy of the artist - photo Eleonora Milner

Cerith Wyn Evans, E=C=L=I=P=S=E, 2015 – courtesy of the artist – photo Eleonora Milner

ECLISSI AL NEON
Gli astri sono richiamati nella nuova opera concepita appositamente per la mostra, E=C=L=I=P=S=E, un’enorme superficie luminosa formata da lettere al neon in controluce alla vetrata occidentale del Museion, lì dove tramonta il sole. Come John Cage rappresentò il rumore con il silenzio, così Wyn Evans racconta l’esperienza di un’eclissi solare universale con un’installazione luminosissima. Di fronte, sulla vetrata opposta, scendono altre forme neon apparentemente astratte di spazi intuibili solo con la mente. Nothing really matters, recita il titolo di una delle due, che rappresenta la struttura molecolare del LSD, e il cerchio della percezione qui si chiude. La prospettiva e la visione risultano sempre relative.

Eleonora Milner

Bolzano // fino al 10 gennaio 2016
Cerith Wyn Evans
a cura di Letizia Ragaglia
MUSEION
Piazza Piero Siena 1
047 1312448
[email protected]
www.museion.it

MORE INFO:
http://www.artribune.com/dettaglio/evento/48281/cerith-wyn-evans/

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Eleonora Milner

Eleonora Milner

Eleonora Milner è nata e vive a Venezia. Laureata al DAMS Arte di Bologna e in Fotografia dei Beni Culturali all'ISIA di Urbino, si occupa di fotografia e arte contemporanea, con particolare interesse all'arte partecipativa. Scrittrice e fotografa, si occupa…

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