Stabilire categorie entro cui ricondurre i lavori di Maria Mulas (Manerba del Garda, 1935; vive a Milano) è un’operazione difficile. Perché le immagini si incastonano solo all’apparenza nei generi del ritratto, del costume o dell’architettura. A ben guardare, le gigantografie dei manufatti urbani evocano in realtà paesaggi della mente, in cui lo sguardo si perde in un rincorrersi di fughe prospettiche e riflessi caleidoscopici, che ne contraddicono stabilità e solidità. Proprio come i volti degli artisti: Andy Warhol, Henry Moore, Keith Haring o Giorgio de Chirico – per citarne solo alcuni – sono lo specchio della stessa fotografa. Maria Mulas sovverte quello che ordinariamente sarebbe il ruolo del ritrattista: uno statico predatore di sembianze, per raggiungere un opposto esito dialettico. Le sue opere sono alchimie scatenate dall’incrocio di sguardi tra due artisti. Uno dei quali è sempre lei stessa.
Alessandro Iazeolla
Roma // fino al 16 maggio 2015
Maria Mulas – È tutto incluso
a cura di Bruno Corà
GALLERJA
Via della Lupa 24
06 68801662
[email protected]
www.gallerja.it
MORE INFO:
https://www.artribune.com/dettaglio/evento/42810/maria-mulas-e-tutto-incluso/