L’Italia attraversata dalla fotografia. Una grande mostra a Milano

Palazzo della Ragione, Milano – fino al 21 giugno 2015. Da Gardin a Barbieri, da Shobha a Migliori, da Mulas a Vitali: è la prima parte di una grande mostra dedicata all’Italia. Il Belpaese si lascia espugnare dalla fotografia, tra silenzi, contraddizioni, povertà e rivincite. Tra sguardi a tratti imparziali e a tratti emotivi. Un viatico in vista dell’imminente Expo.

Nel buio meditativo di Palazzo della Ragione, il primo capitolo di un itinerario fotografico che vedrà raccontare l’Italia attraverso seicento immagini. La curatrice Giovanna Calvenzi con Italia Inside Out ha infatti intenzione di restituire al Belpaese “la più grande mostra di fotografia mai dedicata all’Italia in due momenti distinti ma collegati”: rispettivamente Inside (fino al 21 giugno), percorso stabilito con i fotografi italiani; e Out (dal 1° luglio al 27 settembre), con l’Italia che verrà posta sotto la lente dell’obiettivo di fotografi del mondo.
Quello attualmente allestito è un percorso labirintico e all’apparenza oscuro, sebbene perfettamente illuminato, che ripartisce in lunghezza gli spazi di piazza dei Mercanti proponendo non solo uno sguardo misurato, quasi equamente ripartito sui paesaggi che da Nord a Sud ricostruiscono la nostra Penisola, ma anche un prisma sociologico approfondito secondo diversi livelli di lettura.

Federico Patellani, Matera, 1953

Federico Patellani, Matera, 1953

Dalla Sicilia di Shobha alle Marche di Giacomelli, alle isole di Lampedusa di Vitali, alla Venezia figurata, ricostruita di Ventura, gli autori italiani sembrano aver seguito con attenzione le trasformazioni dell’Italia dagli Anni Cinquanta fino a oggi. Creando un’indissolubile corrispondenza tra la rappresentazione visiva di due pesi specifici: l’uno relativo alla densità, alla difficoltà del paesaggio abitato; e l’altro inerente allo spirito di adattamento dell’all’habitus umano (come nel caso di Patellani e di Matera).
L’allestimento, attraverso la disposizione di simulati vagoni neri, a forma di cornice, fa emergere dall’oscurità di un involucro omogeneo gli sguardi sulla povertà di Migliori, così come le solitudini ambrate di Ghirri, proponendo diverse interruzioni temporali, per autore e ricreando nicchie stilistiche destrutturate. Soggetti contestualizzati, ad esempio, tra le gestanti della De Pietri e le bambine degli Anni Ottanta, colte per la strada dalla Battaglia, si alternano a ritratti collettivi, tra i bambini dell’Emilia di Migliori e i turisti di spalle a Taranto, di Chiaramonte. Mari sbiancati, lasciano posto ai ritratti della lava, a una Roma autunnale, a una Venezia in bianco e nero, così come agli angoli milanesi dimenticati.

Silvia Camporesi, Terza Venezia, 2011

Silvia Camporesi, Terza Venezia, 2011

Non passa inosservato, infatti, l’omaggio ricorsivo che la curatrice ha voluto offrire al capoluogo lombardo, città che fino alla fine del percorso guida un itinerario fotografico a volte scomodo, a tratti inedito. Alla sua prima apparizione, dunque, Italian Inside Out si presenta non come un Gran Tour di una realtà semplicemente pronta per essere ammirata, ma come un tracciato da soppesare. Partendo tanto dal basso delle foto della Camporesi quanto dall’alto delle irregolarità splendenti di Barbieri.

Ginevra Bria

Milano // fino al 21 giugno 2015
Italia Inside Out
a cura di Giovanna Calvenzi
Catalogo Giunti
PALAZZO DELLA RAGIONE
Piazza Mercanti 1
02 43353535
www.palazzodellaragionefotografia.it

MORE INFO:
http://www.artribune.com/dettaglio/evento/43110/italia-inside-out/

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Ginevra Bria

Ginevra Bria

Ginevra Bria è critico d’arte e curatore di Isisuf – Istituto Internazionale di Studi sul Futurismo di Milano. È specializzata in arte contemporanea latinoamericana.

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