Il lavoro di Christopher Michlig (Gridwood, 1976) in mostra in via Lambertenghi consiste in un sistematico “processamento” di immagini. L’artista agisce, armato di colla e taglierino, sui “livelli” di serigrafie di architetture postmoderne e oggetti tecnologicamente obsoleti, dai telefoni a gettoni ai mangiacassette, mixando le figure a sfondi dai differenti pattern grafici, in bianco e nero o fluorescenti come manifesti pubblicitari californiani. E le immagini in sequenza costruiscono catene d’informazioni nelle quali il messaggio viene gradualmente distorto, attraversate da sottili interferenze, che alla fine della serie si rivelano sostanziali e riportano contenuti completamente diversi. Metafora della comunicazione contemporanea: con la trasmissione di notizie continuamente disponibili e compulsivamente condivise senza essere verificate, le sinapsi della comunicazione producono alterazioni di senso.
Giulia Bombelli
Milano // fino al 25 luglio 2014
Christopher Michlig – Processed World
GIUSEPPE PERO
Via Porro Lambertenghi 3
02 66823916
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www.giuseppepero.com