I ritratti ieratici di Greta Frau osservano la seducente venere di Hayez. I Giochi di coppia di Schweizer ammiccano alla Salomè di Pola. Il paesaggio industriale di Sironi è una finestra sul futuro dipinto da Aldo Schmid nel 1960, mentre le geometrie pastello di Salvo aprono a una Primavera inconsueta. La natura morta di Morandi parla con la più movimentata natura morta di Bruno Colorio, e Diego Hernandez mette in mostra il suo trasloco in A home without objects. Annamaria Gelmi, con la sua Torre, color rosso fuoco, anticipa e ci accompagna nella stanza invasa dall’energia cromatica di Vedova, mitigato dalle delicate strutture di Melotti e dall’essenzialità del Concetto spaziale di Fontana. Curioso – e anche reale – è il Trentino e il mondo della montagna proposti da Federico Lanaro e Pierluigi Pusole, rispettivamente con Home sweet home e Animale speculare.
Un susseguirsi incessante di giochi di simmetrie che corrono tra una stanza e l’altra, mantenendo un dialogo costante tra presente e passato, tra sfumature e contrasti. Il privato che diventa pubblico, la provincia che diventa mondo, la sorpresa della prima volta.
Erica Sevegnani
Trento // fino all’11 maggio 2014
Chiamata a raccolta. Collezioni private in mostra
a cura di Roberto Festi
GALLERIA CIVICA
Via Belenzani 44
www.mart.trento.it/chiamata-a-raccolta